EDITORIALE – Una chiacchierata fatta con una giovane donna in carriera mi fa propendere verso una risposta positiva. Il suo brillante corso di studio, le sue idee e i suoi propositi chiari e lungimiranti sono la testimonianza di un progetto di vita che affonda le radici nella consapevolezza del proprio sé come persona e come costruttrice del proprio futuro.
La giovane donna si chiama Nicoletta Cascelli. E’ nata a Lauria, dove ha trascorso un’infanzia felice: non le sono mancate le premure della famiglia, in particolare delle due nonne verso le quali nutre un affetto grande e sincero.

Dopo le scuole dell’obbligo, Nicoletta frequenta il Liceo Classico “N. Carlomagno”, conseguendo la maturità con il massimo dei voti. Fondamentali per la scelta universitaria furono i suggerimenti della professoressa Gabriella Zaccara che le consigliò la facoltà di chimica e biologia.
Attratta dalle scienze della vita, si iscrive all’Università “Federico II”, a Napoli, alla facoltà di Biotecnologia (scienza di base per potere applicare tecnologia molecolare e industriale). Con evidente soddisfazione, Nicoletta ricorda il conferimento del premio “Buon compleanno Federico II”, vinto come migliore studentessa tra 33 studenti dell’Università, l’unica ragazza della facoltà scientifica.
Consegue la laurea triennale con il massimo dei voti e la menzione.
Prosegue gli studi universitari sempre nella stessa Università, iniziando a fare ricerca, ottenendo grandi soddisfazioni professionali e il riconoscimento pubblico del lavoro svolto. Dopo la laurea magistrale vince una borsa di studio della durata di un anno, che le consente di continuare a fare ricerca all’Università.
I suoi progetti, tuttavia, sono altri e più ambiziosi. Lo scoppio dell’epidemia le tarpa le ali, costringendola a una inattività non considerata nel suo percorso di crescita professionale.
Nicoletta avverte forte il bisogno di acquisire ulteriori e specifiche competenze. Grazie al consiglio di un professore si iscrive al portale EURAX (Accesso all’Europa), che mette a disposizione borse di studio destinate a giovani che vogliono fare ricerca in un altro stato europeo. Viene selezionata per un dottorato a Oviedo, in Spagna. Il suo lavoro di ricerca si indirizza verso lo studio di molecole da utilizzare per produrre bioplastiche (lavorazione di biomasse da convertire in plastica naturale, quindi biodegradalile).
Il dottorato, della durata di tre anni, si conclude con la tesi, il riconoscimento del titolo SOBRESALIENTE (ECCELLENZA) e la menzione.



Oggi Nicoletta lavora, dopo regolare concorso, all’Istituto di Ricerca Oncologico della Basilicata (CROB), a Rionero, un centro di ricerca sulle cellule tumorali convenzionato con il sistema sanitario nazionale. E’ un lavoro che richiede grande impegno, molta pazienza, grande dedizione e passione, doti che non le mancano.
Concludiamo la nostra chiacchierata con alcune considerazioni sui giovani della società odierna. Sono queste le sue parole: “I ragazzi devono essere seguiti, accompagnati, guidati. Importanti sono lo studio, l’interesse, la curiosità. Io vengo da una famiglia umile, ma i miei genitori mi hanno sempre assecondata, sostenuta e spronata”.