Il 2020 del Gruppo Lucano di Protezione Civile tra territorio, volontariato e progetti editoriali

VIGGIANO (PZ) – La gestione dell’emergenza Covid, salvaguardia e controllo del rischio idrogeologico, ma anche iniziative editoriali. 

Si può riassumere in questi tre punti l’anno del Gruppo Lucano di Protezione Civile il quale conferma il suo impegno sempre in linea su operazioni di volontariato, soccorso e salvaguardia ambientale. 

“E’stato ed è tutt’ora un anno intenso e difficile” – ci spiega il Presidente Giuseppe Priore, “ma la nostra famiglia nonostante burocratizzazioni inutili o indifferenze politiche, continua a crescere. Abbiamo ormai raggiunto la fatidica quota di 8000 volontari e le nostre sedi stanno mettendo radici in molti comuni lucani e non solo”. Oltre 120 comunità durante il periodo Covid tra marzo e maggio hanno avuto supporto operativo di 70 mila turni/volontario/uomo che hanno erogato oltre un 1 miliono di ore di lavoro gratuito e generoso. Un opera immane, che ha sollevato e risolto notevoli a problemi ad amministrazioni comunali ormai rese sempre più povere di personale indotto dalla spending review. 

Solo ultima in ordine di tempo, l’operazione che ha visto impegnato il Gruppo Lucano durante il recente maltempo che ha prodotto l’alluvione nel Crotonese,  dove l’organizzazione ha impiegato ben quattro autopompe idrovore e mezzi idonei per limitare i danni provocati dall’acqua, con la messa in sicurezza delle abitazioni e di attività commerciali.

Ma se la Calabria è stata l’ultima a beneficiare del lavoro delle giubbe gialle, pochi giorni prima anche gli interventi sulla costa cilentana e più precisamente nei comuni di Vibonati, Ispani e Policastro anch’essi colpiti duramente dalle mareggiate e dalle precipitazioni intense, hanno visto attivi i volontari del Gruppo Lucano. “I sindaci e i cittadini riconoscono il nostro impegno”, prosegue Priore, “ci muoviamo con una organizzazione maturata negli anni e, nonostante le poche sovvenzioni economiche a nostra disposizione, diamo sempre il meglio per mettere in sicurezza le comunità colpite”. 

Ma il lavoro delle giubbe gialle lucane è anche nel volontariato ordinario. Numerosi i comuni dove il Gruppo Lucano è all’interno dei Coc (Centri Operativi Comunali), i quali in questo tempo di emergenza Covid, stanno lavorando senza sosta. “Siamo impegnati nel montaggio delle tende per il triage e le operazioni di Drive In per i tamponi, e forniamo assistenza domiciliare a persone in quarantena o colpite da questo maledetto virus, portando loro generi alimentari, farmaci e tutto ciò di cui hanno bisogno. E’ un lavoro meticoloso, racconta ancora Priore, dove teniamo conto anche della sensibilità delle persone e nel rispetto del triste momento che stanno vivendo. Inoltre il Gruppo Lucano in molti comuni della nostra regione, si è messa a disposizione anche delle scuole, fornendo tablet e pc a studenti che erano impossibilitati a seguire le lezioni a distanza”. 

Nonostante le innumerevoli difficoltà operative e ammnistrative, questo 2020 ha visto inaugurare la prima iniziativa editoriale del Gruppo Lucano. A 40 anni dal terremoto del 1980 che sconvolse Basilicata e Irpinia, la giubbe gialle lucane hanno presentato la rivista Risk Elaboration, un periodico che parla di Resilienza a 360° che trova le sue radici nell’azione concertata e indotta con l’Agenzia ONU che si occupa di Riduzione dei Rischi da Disastri, la UN-DRR.

La rivista edita appunto dal Gruppo Lucano di Protezione Civile, è stata affidata alla direzione del prof. Enzo Vinicio Alliegro, docente di antropologia culturale presso il Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II di Napoli, ed a un pool di esperti che gravitano nel Comitato promotore della Fondazione di comunità lucana “Robert Mallet”, dedicata all’illustre sismologo che buttò le basi della moderna sismologia durante il suo viaggio studio sugli effetti del sisma del 1857 qui in Lucania.

“Questa iniziativa editoriale è volta a contribuire ad innestare sulla passione collettiva, derivante dall’esperienza ultradecennale del Gruppo Lucano, riflessioni e conoscenza approfondite, di cui l’intera società dovrebbe disporre, in modo che la conoscenza possa proficuamente diffondersi e produrre coesione umana utile a rafforzare la capacità di resilienza sociale oltre che economica”, spiega il  Presidente Priore. 

Il periodico, patrocinato da tre parchi nazionali (Pollino, Appennino Lucano e Cilento), oltre che da importanti istituti nazionali di ricerca, come ISPRA e INGV, e dalla Federico II di Napoli, nelle intenzioni del suo fondatore, a partire da una prospettiva specificatamente pluridisciplinare ed interistituzionale, intende interrogare ed affrontare una serie di problematiche che attraversano le politiche di Risk Reduction, puntando l’attenzione su approfondimenti che tengano assieme la dimensione metodologica ed operativa con quella di ordine teorico e concettuale.

“L’esperienza editoriale, spiega ancora Priore, si avvalsa del placet di importanti personalità del Governo nazionale, avendo beneficiato, tra l’altro in fase di presentazione, del contributo del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli,  oltre che di importanti luminari del mondo accademico e scientifico quali il Prof. Carlo Doglioni Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La rivista vuol rappresentare un contributo – prosegue Priore, atto a fornire una visione reale della nostra terra e del nostro lavoro, sensibilizzando ancor di più la comunità ad una corretta pratica gestoria dei territori, alla salvaguardia ambientale e sociale delle proprie risorse”. 

Il primo numero, aperto dal Rettore della statale di Milano, il filosofo Elio Franzini, annovera contributi importanti sul rischio Natech, i cambiamenti climatici e il Covid-19, oltre ad una serie di approfondimenti su concetti fondamentali per il mondo della protezione civile, quali rischio, resilienza, vulnerabilità, disastro, affidati a docenti di varie università italiane.

Con la diffusione on line e off line della rivista Risk Elaboration, il “Gruppo Lucano” si propone di sollecitare il confronto e il dibattito qualificato sulla crescita olistica ed ecosostenibile dei territori, puntando sulla valorizzazione sistematica del capitale umano.

La promozione di una strategia che punti sulla piena convergenza tra politiche top down e bottom up, la stessa che ha consentito il conseguimento di importanti traguardi internazionali, costituisce l’asse centrale intorno a cui Risk Elaboration ancora la propria mission. 

Alla luce delle concrete azioni messe in campo, resta infine il solito enorme vuoto delle Istituzioni regionali, che da anni, al di la di qualunque espressione politica continuano a risultare mute, sorde e cieche di fronte a questo ingente patrimonio di esperienza, cultura e dedizione, certificando con solita indolenza quando non addirittura con il dolo, un atteggiamento nichilista verso la comunità. 

I volontari, intanto ringraziano per tutto quanto, e rilanciano su un piano ancora più alto, consegnando ancora una volta alla storia una bella pagina di rappresentazione antagonista a quella delle istituzioni, che dovrebbero difendere, invece, il loro operato e l’immagine della comunità tutta.