ROMA – “Tutti i cittadini stanno facendo enormi sacrifici, li ringrazio, ma non basta, bisogna essere chiari: è davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, sapendo che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee. La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani. Dobbiamo fare in modo che emergenza non si diffonda in regioni dove finora è stata contenuta la sua portata, con l’aiuto degli italiani di quelle regioni, ma non solo”. Così il commissario Domenico Arcuri in una conferenza stampa.
Siamo stati attaccati da un nemico forte, invisibile, sconosciuto” ha proseguito Arcuri. “Oggi distribuiamo 135 ventilatori, macchine che servono nelle terapie intensive per curare i nostri connazionali più a rischio. Ieri ne abbiamo consegnati 121. Siamo passati da 13 a 73 ventilatori al giorno, oltre cinque volte di più, e sono ancora pochi. Confidiamo che questi numeri possano rapidamente crescere fino a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati”.
“Quasi certamente da domani saranno inviati 300 nuovi medici negli ospedali maggiormente in difficoltà”, ha proseguito Arcuri. “Grazie al governo tedesco per averci dato la possibilità di trasferire dei pazienti. Nei giorni scorsi il presidente Mattarella ha detto che è la piu grande e profonda emergenza degli ultimi 60 anni, è davvero cosi”.
“In pochi giorni siamo passati a 5343 posti in dotazione nelle terapie intensive a a 8370. Con il contributo di tutte le istituzioni ne abbiamo realizzate il 64% in più. I posti letto in pneumologia sono passati da 6.625 a 26.169, più di quattro volte in più. Questo succede solo nei grandi Paesi he sono coesi a contrastare questo nemico”.
“Le mascherine non sono come la pasta – ha proseguito Arcuri – siamo all’interno di una guerra commerciale, molto dura, con tanti speculatori. Ma ci sono anche Paesi che sono amici dell’Italia e che ci aiutano a dotarci di alcune ‘munizioni’. Saranno inviati nelle prossime 72 ore, quasi certamente domani il primo contingente, 300 medici negli ospedali più in difficoltà. Con una nuova ordinanza trasferiremo su base volontaria 500 infermieri nelle zone con più alto numero di malati Covid 19”.
Fonte, La Repubblica