Il cortometraggio “Soffio” di Nicola Ragone in concorso al RIFF di Roma

Domenica 17 novembre al Nuovo cinema L’Aquila di Roma ci sarà l’anteprima del nuovo cortometraggio Soffio, firmato dal regista lucano Nicola Ragone, già Nastro d’argento 2015 con Sonderkommando. Il cortometraggio è prodotto da Giovanni Rosa per Labirinto Visivo e distribuito da Zen Movie, con la fotografia in pellicola di Daniele Ciprì e l’interpretazione dell’attrice, Premio UBU, Lucrezia Guidone.

Tratto da una storia realmente accaduta in Iran, il cortometraggio mira a raccontare gli attimi di vita di una donna, soffio di un’esistenza che continua a pulsare. È il ritratto di una vicenda senza tempo, girato nel carcere abbandonato di Irsina (MT). Il lavoro ha una matrice altamente sperimentale e poetica, attraverso una ricerca visiva e fotografica avvalorata dall’utilizzo della pellicola Kodak 35 mm e delle lenti Cooke S4.

Soffio è un racconto muto che ricerca la libertà, indagando sull’identità di ognuno, sull’essere e il non essere, è un orizzonte in cui la parola non ha la forza di esistere e lascia spazio al silenzio. Un flusso quotidiano, crepuscolare, fatto di piccoli gesti. Momenti, attimi, respiri e pensieri contraddittori, dove il bianco convive con il nero e il giudizio resta sospeso.

E’ la ricerca della leggerezza di ogni esistenza, di una donna che cerca di nobilitare il tempo che ha, vivendo i suoi desideri, cercando di esplorare con l’immaginazione quello che non potrà essere, guardandosi nell’acqua, tentando di riconoscersi. Senza tempo e senza luogo, Soffio tenta di ricalcare in poche linee un autoritratto sbiadito che ha la volontà di restare, di imprimersi nel tempo, urlando al mondo che una rinascita esiste nel cuore di ognuno, che la forza dello spirito può combattere il soffocamento, la mancanza d’aria e l’assenza di luce.

Una storia tristemente reale, vera che sconvolge e lascia increduli, che necessita raccontare per poter guardare il mondo e capirne la sua natura. Queste le note di regia di Nicola Ragone.

La realizzazione del cortometraggio è opera della factory audiovisiva Labirinto Visivo, di ritorno dal successo del suo ultimo film “Le canzoni”, premiato a GZDOC 2017, il Festival Internazionale del Documentario di Guangzhou (Cina).

La casa di produzione lucana, nata nel 2011 dall’unione di diverse competenze nell’ambito della ricerca visiva e sonora, riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, lavora dal 2011 nel campo dell’ideazione e della realizzazione di cortometraggi e documentari d’autore.

Fondamentale sarà inoltre l’apporto tecnico e creativo di un riconosciuto maestro della cinematografia come Daniele Ciprì, dop per registi come Bellocchio, Roberta Torre e Sabina Guzzanti, che in coppia con Franco Maresco ha realizzato programmi storici quali “Cinico Tv” e lungometraggi come “Lo zio di Brooklyn”, “Totò che visse due volte” e “Il ritorno di Cagliostro”.

Tra Nicola Ragone e Daniele Ciprì si è ormai instaurato un consolidato sodalizio artistico, sviluppatosi con il pluripremiato “Sonderkommando” e proseguito con la pièce teatrale “Wonderland”.