EDITORIALE – Enrico Galiano si conferma uno scrittore in grado di arrivare dritto al cuore dei lettori, confermando la sua capacità di parlare agli adolescenti e agli adulti attraverso il linguaggio delle emozioni.
La storia è narrata dai protagonisti, Nina e Michele, le cui vite si intrecciano come nodi indissolubili. Nina è una ragazza piena di vita, che vive di empatia e di emozioni forti. Croce, molletta e orchidea sono le tre parole chiave per descrivere questa ragazza complicata e sensibile allo stesso tempo. Michele è un ragazzo con tanti sogni, in grado di dare alle cose un colore e un aspetto sempre nuovo sin dal giorno in cui ha perso la vista. Ogni mattina, durante il loro breve viaggio, emerge, dal susseguirsi infinito di domande e risposte, il senso di smarrimento che hanno in comune. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti; Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi.
Galiano tratta temi importanti e non scontati, rimarcando, una volta di più, la delicatezza dell’adolescenza e l’importanza di dire sempre quello che si prova, ma anche ricordando che non c’è disabilità che possa rendere diversi.
È possibile ritrovare tra le pagine del romanzo una parte di quello che si è o che si è stati. Più forte di ogni addio è un invito ad avere coraggio, a non rinunciare, a lanciarsi anche in situazioni che spesso spaventano, ma che alla fine sono in grado di dar vita a un piccolo grande Big Bang.
