POTENZA – Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’annunciata istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) per il Mezzogiorno. L’area sarà attiva a partire dal 1 gennaio 2024.
La cosiddetta “ZES unica” comprenderà, oltre alla Basilicata, Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, e sostituirà le attuali otto Zone economiche speciali istituite nei territori del Mezzogiorno, come confermato anche dal Presidente Bardi in un precedente comunicato. Si introduce un nuovo sistema di governance della Zes unica – si legge nel comunicato del CDM – confermando la previsione di una Cabina di regia istituita nella presidenza del Consiglio dei Ministri alla quale sono attribuite funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio.
Si ridefiniscono gli adempimenti procedurali e si istituisce, presso la Presidenza del Consiglio e alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr della “Struttura di missione per la ZES”, con una durata di 3 anni.
La Struttura dovrà fornire supporto all’autorità politica delegata in materia di ZES per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica
del Governo e di predisposizione e aggiornamento del piano strategico ZES e delle attività necessarie a prevenire tentativi di infiltrazione da parte della
criminalità organizzata.
All’interno dell’area ZES, le aziende già operative e quelle che si insedieranno potranno beneficiare di diverse tipologie di vantaggi, quali la previsione di un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e il riconoscimento, fino al 2026, di un credito d’imposta nella misura massima consentita dalla carta degli aiuti a finalità regionale
2022-2027 per l’acquisizione dei beni nuovi destinati a strutture produttive