Il manager materano Calculli dietro all’ecletticità di Achille Lauro

MATERA – Prima San Francesco, poi Ziggy Stardust, uno degli alterego di David Bowie, quindi la Marchesa Luisa Casati Stampa e per il gran finale ecco la regina Elisabetta I Tudor: un santo, una star del glam rock, una mecenate di fine ‘800 definita “opera d’arte vivente” e una regina.

Achille Lauro conclude in bellezza la sua seconda esperienza da big al Festival di Sanremo e interpreta la sua canzone “Me ne frego” con una serie di performance teatrali destinate a far discutere ancora a lungo critica e pubblico.

Dietro il successo della star “multiforme” della settanetesima edizione del Festival di Sanremo c’è il manager “visionario” materano Angelo Calculli, il primo a credere due anni e mezzo fa nel cambio di rotta dal punto di vista artistico del cantautore romano Achille Lauro.

Calculli ha omaggiato il suo amico e artista con un messaggio scritto sul proprio profilo instagram:

“Sanremo 2020. È finita! Oggi chiudiamo un altro capitolo della nostra avventura insieme. Grazie amico mio, grazie per avermi fatto condurre il nostro meraviglioso transatlantico fino qui. Grazie per credere in me e grazie per essermi amico come mai avrei pensato potesse accadere nella vita. Tu, 29 anni, io 57.
La vita è strana ci ha impiegato cosi tanto tempo a farmi incontrare un amico vero, sincero , leale e pulito come te. Una amicizia cosi diversa e particolare che ho solo con te e con i miei figli (due tuoi coetanei) e che non riesco a spiegarmi.
È difficile per me capire il nostro strano legame che a volte penso sia anche paterno, ma di fatto non lo è, non può esserlo.


Tu spesso dici che un giorno ti sveglierai e dirai dov’è Angelo, e le persone vicine a te ti risponderanno: Angelo chi? Quasi a voler dire che io non sono mai esistito. Anche io un giorno dirò dov’è il mio amico Lauretto, ma nessuno potrà convincermi che tu non sia mai esistito, perchè tu ora sei mito, leggenda, storia e sarai considerato un esempio, un modello di riferimento per l’arte del nostro paese. Ti voglio bene Lauretto De Marinis e voglio bene anche al tuo alter ego Achille Lauro, il personaggio pubblico, la star che tutti conoscono.


Ma io sono fortunato perchè non tutti conoscono Lauretto, la persona più speciale che mi è capitata di incontrare, la mia vera lezione di vita, il faro che genera la luce, che vedo dopo aver girato la boa della mia esistenza terrena e che spero mi accompagnerà fino alla fine del mio viaggio. Il mio cuore per te Achille Lauro”.