VERCELLI – Annalisa Oppezzo, medico dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, ha scritto su Facebook questo post a titolo personale, dove fornisce alcuni consigli e indicazioni. Qui l’articolo ripreso dalle colonne de La Stampa, edizione di Vercelli
«Scrivo questo non per spaventare ma per far capire. Io stessa all’inizio ho creduto fosse tutto un soffiare di venti mediatici senza sostanza… ahimè non è così. Ascoltate le indicazioni. State a casa. Perdiamo ogni giorno colleghi che si sacrificano in prima linea e vanno in quarantena perché i casi sono subdoli con sintomi aspecifici e I contagiati sono sempre di più.
La quarantena degli operatori fa sì che i pazienti abbiano sempre meno personale specialistico dedicato che li possa aiutare. Dobbiamo avere pazienza. È una virtù che oggi si è persa così come la fiducia. Tutta la nostra vita corre a ritmi rapidissimi e fermarsi sembra impossibile. Tutti sui social e tramite la stampa dicono e contraddicono tutto e trovare in questo marasma il bandolo della matassa a cui aggrapparsi e a cui dar fiducia capisco sia arduo. Ma la fiducia va riscoperta soprattutto verso le istituzioni. Ci chiedono di uscire se necessario, ci chiedono di lavare le mani, ci chiedono di mantenere le distanze. Impariamo di nuovo la pazienza, l’ascolto e la fiducia.
Non sarà per sempre. Non è che la palestra, gli amici, il treno, il supermercato, la discoteca saranno per sempre abbandonati.
Ogni piccolo gesto di ascolto e adesione ai comportamenti indicati dal ministero della salute faranno la differenza. Purtroppo molti devono uscire e muoversi per obbligo di servizio al lavoro, per salute o per motivi di forza maggiore , ma gli altri no… ecco a questi va l’appello di ascoltare. Se potremo ripartire è solo grazie a voi. Un virus non si vede, non si sente, non ha odore e in questo momento in cui tutto va documentato, postato , condiviso , fotografato è forse l’entità che piu’ ci sfugge e che meno concretizziamo … ma credete ai medici.
Abbiate fiducia. Non si vede ma c’è … e solo uno sforzo collettivo può fare il risultato».
LA STAMPA