“Il resort San Barbato è pienamente operativo”

Gestione affidata a un amministratore giudiziale

LAVELLO (PZ) – “La nostra struttura è pienamente operativa, nella sua totalità, e continua regolarmente a svolgere tutte le attività previste”.

Così, sui social, la direzione generale del resort ‘San Barbato’ di Lavello (Potenza), al centro di un’inchiesta sul riciclaggio di denaro di Guardia di Finanza e Polizia, coordinate dalla Dda di Potenza, che oggi ha portato a nove arresti, tra cui quello del proprietario, il noto imprenditore, Antonio Liseno, che sarebbe, secondo gli inquirenti, collegato con un gruppo criminale della provincia di Foggia.

Secondo quanto si è appreso dall’Ansa, la gestione del San Barbato – posto sotto sequestro preventivo d’urgenza dalla Procura distrettuale antimafia – è stata affidata a un amministratore giudiziale. Nella nota del resort, è specificato che le informazioni attualmente in circolazione, che riporterebbero l’asserita chiusura o il sequestro della nostra struttura, risultano del tutto prive di fondamento, fuorvianti e non corrispondenti alla realtà dei fatti. Smentiamo categoricamente ogni notizia in tal senso e precisiamo che la nostra struttura è pienamente operativa, nella sua totalità, e continua regolarmente a svolgere tutte le attività previste. Tutto il personale di Borgo San Barbato è attualmente in servizio, come da prassi, e continua ad accogliere con la consueta professionalità e dedizione i propri ospiti, garantendo gli alti standard qualitativi che da sempre contraddistinguono la nostra offerta”.
    Il San Barbato “continuerà a operare nel rispetto della propria missione di eccellenza nel settore dell’ospitalità, assicurando ai propri clienti un’esperienza autentica, sicura e di elevata qualità”.

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