CATANZARO – Due imprenditori di Tursi e Policoro sono stati arrestati, nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sul presunto pizzo imposto sui lavori del metanodotto Pisticci – Sant’Eufemia. Sei le persone finite in carcere. I reati contestati spaziano, a vario titolo, dall’estorsione aggravata dal metodo mafioso, alla istigazione alla corruzione.
L’operazione anti-ndrangheta, partita dalla denuncia del titolare di un’impresa friulana a cui – a quanto sinora ricostruito- sarebbe stata chiesta una tangente, riguarda l’appalto del terzo megalotto della Statale 106 e le presunte richieste estorsive a danno della ditta appaltatrice.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, imprenditori e fornitori compiacenti avrebbero fatturato più del dovuto e intascato così soldi da girare ai boss.