LAURIA (PZ) – E’ l’ ora della responsabilità, e nel mio piccolo la sto vedendo e vivendo.
La avverto dagli amici che in privato mi chiedono delucidazioni sul decreto e su cosa si possa o non si possa fare, da molti giovani che postano il loro numero di telefono per mettersi al servizio di anziani e bisognosi, dai commercianti che offrono gratis la consegna della spesa a casa e dal sacrificio di molti esercenti, parrucchieri ed estetiste su tutte, che seppur il decreto non implichi “formalmente” una chiusura obbligatoria, decidono di restare chiusi. Lo stesso sacrificio che ogni giorno affronta un pendolare o lavoratore autonomo, che compie il suo dovere con tutti i rischi che ne corrono, come chi lavora in uffici o situazioni aperte al pubblico servizio.
Quei rischi che oggi affrontano i nostri medici in prima linea, su quella frontiera tra etica e senso del dovere, a cui non smetteremo mai di dire GRAZIE.
Si sta vivendo il senso delle Istituzioni, con appelli chiari ed efficaci da parte di sindaci e governatori, che abbandonano “querelle” di partito affidandosi a messaggi univoci, realistici e confortanti.
E’ il nostro momento, un momento in cui tutti siamo protagonisti ed eroi in una pagina nera della nostra Italia e del nostro vivere quotidiano, ma la dimostrazione effettiva sta nei comportamenti che stiamo mettendo in atto, pensando all’altro, a un nostro caro, un nostro amico o a un italiano che, seppur sconosciuto a noi, nelle zone rosse vive questa difficoltà da ormai due settimane.
Vedo una speranza, vedo il nostro agire e il nostro preoccuparci. Ma siamo e saremo coraggiosi, fiduciosi di noi stessi e di ciò che sappiamo e sapremo dare…anche e soprattutto restando nelle nostre case.