Lacorazza (Pd) risponde alla nota del sindaco di Maratea: “Non devo chiedere il suo permesso per risolvere i problemi di una comunità”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO la risposta del consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza, alla nota del sindaco di Maratea pubblicata ieri dalla nostra testata

POTENZA – Al Sindaco di Maratea, “basta a chi”? Pur con posizioni politiche differenti non mi sarei mai sognato di dire che un Sindaco è lo “scendiletto” del Governo regionale. Eppure mi pare che il “suo” silenzio la dica lunga.

Mi sono occupato della vicenda Maratea nella X legislatura (2014/2019), con richiesta di audizione, mozioni ed interrogazioni: SS 18, ex Pa.Ma.Fi, Erosione, Porto, Area Marina Protetta, etc. Sono stato rieletto in questa legislatura (XII) ed ho trovato tutto come prima; anche peggio. E l’Agenda Maratea, così l’abbiamo chiamata, è un modo aperto che si offre ad una comunità ed ad un Amministrazione. Ma non l’ha capito.

Nel merito ho attivato due strumenti che rientrano nelle mie prerogative: la richiesta di audizione in commissione e le interrogazioni. Il Sindaco Albanese ignora che la richiesta di audizione in commissione è aperta a tutte le forze politiche. E prima di questa richiesta, peraltro, ho avuto anche il garbo di sentirlo a telefono. Le interrogazioni sono richieste di chiarimento in sede pubblica (diretta streaming), rivolte alla giunta. Un modo per offrire la possibiLtà ai marateoti di sapere di più, anche con una giusta dosa di dialettica democratica.

In queste settimane sono stato anche contattato dal Pd locale che nel frattempo aveva interloquito con il Sindaco, per approfondire gli effetti del cosiddetto emendamento “Amendola” (PD) Mi sarei aspettato un grazie ma evidentemente qualche telefonata da “Potenza” l’ha costretto allo storytelling e alla corrispondenza di amorosi sensi.

Non devo chiedere il permesso al sindaco per provare a risolvere i problemi di una comunità che attende da troppo tempo e che, peraltro, anche con la partecipazione del vicesindaco, sono stati affrontanti durante la bella Festa de L’Unità.

Mi avevano già riferito del nervosismo del Sindaco espresso in qualche convegno di qualche giorno fa a Maratea. Ma per me contano le comunità e non i pruriti politici; per questo ho lasciato correre.

Ma ora no.

Il Sindaco di Maratea rispetti le Istituzioni che democraticamente sono rappresentate da tutte e da tutti, maggioranza e minoranza.

Resto a disposizione della comunità e delle scuse del Sindaco di Maratea.