La lotta alle Fake News vede coinvolta anche l’Antitrust che è intervenuta per elimanare dal web il sito sul quale veniva proposto il braccialetto Transmission Plus, venduto a 649 euro e decritto come “parafarmaco” in grado di eliminare il Covid-19 e anti 5 G, sulla base di presunte dichiarazioni di «medici impegnati a combattere il Coronavirus». Come riportato nel comunicato di Agcm.it, l’autorità ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti dell’impresa individuale Lam di Luciano Mion, titolare del sito:
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in via cautelare, ha disposto l’eliminazione dal sito https://www.geolam.info/ di ogni riferimento all’efficacia dei dispositivi “Transmission Plus Braccialetto multifunzioni ad uso personale anti Covid-19”, “Placchetta combinata IMMUNITARIO + PSICHE”, “Placchetta IMMUNITARIO”, “Transmission braccialetto per uso personale”, “Transmission ciondolo per uso personale” e “Combiplus card multifunzione ad uso personale e per ambienti” nella prevenzione e cura del COVID-19.
Nell’home page – si legge nel comunicato- vengono descritte, tra l’altro, proprietà che agiscono contro batteri e virus, migliorano il processo respiratorio e rafforzano il sistema immunitario, tramite l’emissione di segnali elettromagnetici opposti a quelli emessi dal COVID-19 e da altri virus e batteri. L’uso di tali affermazioni, che non hanno alla base alcun processo di sperimentazione e validazione scientifica, è stato ritenuto integrare una pratica estremamente grave, tale da rendere indifferibile l’intervento in via d’urgenza dell’Autorità. E’ stato ritenuto, in particolare, che le modalità di promozione di tali prodotti siano prima facie ingannevoli e aggressive, in quanto sfruttano l’alterata capacità di valutazione del consumatore dovuta all’emergenza sanitaria determinata dall’infezione da COVID-19.
“Sotto il profilo del periculum in mora, si rileva che la pratica è ancora in atto e sfrutta la vulnerabilità dei consumatori, dovuta alla pandemia in corso, per indurli all’acquisto di prodotti anche molto costosi, sul falso presupposto di una loro efficacia preventiva e curativa del Covid-19. E ancora, “Si rileva, in particolare, l’indifferibilità dell’intervento data la gravità della pratica commerciale che, facendo leva sulla diffusione del Covid-19, sfrutta la pandemia in atto per indurre i consumatori all’acquisto dei dispositivi pubblicizzati che altrimenti non avrebbero scelto”.
Come sostenuto dall’Antitrust, questo genere di vendite risulta ingannevole nei confronti dei consumatori in un momento così difficile come quello della pandemia. Prodotti del genere non hanno certificazione scientifica tale da dimostrare che difendano dal virus.
Leggi qui il testo del provvedimento