EDITORIALE – Nata per volontà del nostro concittadino Nicola Calcagno, presidente dell’Associazione ed ex sindaco di Lauria, è cresciuta nel tempo, arricchendosi sempre di più di nuovi iscritti e di nuove e interessanti iniziative. Molto attivo e collaborativo è il socio Francesco Stoduto: una vera risorsa per l’associazione grazie alle sue capacità organizzative e di animazione.
Tanti gli argomenti trattati: dalla letteratura alla storia, all’ambiente, alla musica, allo sport, all’arte, alla guerra, alla religione, all’economia. Tanti anche i relatori che si sono succeduti negli anni, alcuni dei quali sono soci che hanno messo a disposizione dell’associazione le loro competenze e le loro passioni. Ogni argomento ha rappresentato un arricchimento culturale, spesso un approfondimento di quanto studiato, un riportare alla memoria concetti e idee di cui il tempo aveva affievolito il ricordo.
Nella memoria di tutti noi soci affiorano reminiscenze legate a momenti piacevoli trascorsi in compagnia di amici che, nel tempo si sono avvicendati o non sono più in vita. Ricordiamo con affetto e rimpianto: Agnese Scaldaferri e Nicola Pittella, Mariuccia Cozzi, Angelo Scaldaferri, Emidio Mercuro, Vincenzo Policastro.
Un altro merito dell’As.PEL sono i viaggi che si organizzano durante l’anno in località di interesse culturale e paesaggistico, comprensivi del pranzo, durante il quale si vivono momenti di piacevole e serena convivialità. L’ultimo è il viaggio nelle località di Pietragalla e di Acerenza, svoltosi nella giornata del 21 novembre 2024.
Situati a 830 metri sul livello del mare, Pietragalla e Acerenza sono due piccoli Comuni della Regione Basilicata ricchi di storia e di arte, che dominano la Valle del Bradano. Arrivando a Pietragalla si è colpiti da un paesaggio molto suggestivo: il complesso dei Palmenti. Sono delle grotte scavate nella roccia dove fino alla fine degli anni ’60 si pigiava l’uva e vi si lasciava riposare il mosto fino alla fermentazione perché si impregnasse del caratteristico effluvio della roccia. Sembrano case di gnomi, basse, con il tetto ricoperto di muschio. Al centro del paese domina, maestoso, il Palazzo Ducale risalente al XII secolo. Nei suoi locali si rifugiò la popolazione per respingere l’incursione dei briganti nel 1861, all’indomani dell’unificazione dell’Italia. Prezioso l’interno.
Ad Acerenza domina la cattedrale, sede dell’arcidiocesi, retta dall’arcivescovo Rev.do Mons. Francesco Sirufo, già parroco di Lauria. Rincontrarlo, a distanza di alcuni anni, ha risvegliato in tutti noi il ricordo delle sue doti umane e sacerdotali: gentilezza, cordialità, bontà, generosità, umiltà.
Con il garbo e la chiarezza lessicale che gli sono congeniali ci ha illustrato le caratteristiche storiche e architettoniche dell’imponente cattedrale, edificata nell’XI secolo e danneggiata pesantemente dal terremoto del 1456. Nel XVI secolo fu restaurata e arricchita della cripta, riccamente decorata con motivi iconografici che sono un misto di tradizione cristiana e classica. Molto importante e preziosa è anche la Biblioteca Diocesana.
A conclusione del nostro viaggio, alla luce di quanto visto e ammirato, sorge spontanea una considerazione: nei nostri piccoli comuni esistono opere antiche di grande valore, che ben rappresentano l’operosità, l’ingegno e la creatività del popolo lucano. E’ importante e doveroso divulgarne l’esistenza e la preziosità.