Lauria In Comune: ‘nessuna traccia di ciò che aveva promesso nei primi cento giorni l’amministrazione Pittella’

Nota a cura del gruppo consiliare Lauria In Comune

LAURIA (PZ) – Siamo giunti ai fatidici 100 giorni dall’inizio di questa consiliatura e non possiamo sottrarci dal fare alcune considerazioni sull’Amministrazione Pittella, soprattutto alla luce dello spettacolo, non proprio edificante, a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni nella 1^ Commissione Consiliare. L’unico pensiero di questa Amministrazione sembra essere quello di modificare lo Statuto Comunale, redigere nuovi regolamenti e istituire nuove commissioni speciali. Ora ce da chiedersi se davvero in questo momento così delicato per tutti, e quindi anche per la nostra comunità, non ci sia altro a cui pensare che modificare lo Statuto Comunale la cui approvazione risale appena allo scorso anno al solo fine di prevedere le deleghe ai consiglieri comunali e a semplici cittadini e l’ufficio di staff del Sindaco o immaginare commissioni speciali quale quella di revisione della toponomastica o, ancora, riscrivere ex-novo regolamenti già presenti agli atti del Comune. Questa situazione è incommentabile: forse bisognerebbe invece discutere di cosa l’Amministrazione Pittella aveva promesso di fare nei primi 100 giorni e di cui ancora non vi è traccia.

Forse bisognerebbe discutere degli oltre 700 nostri concittadini positivi al Covid-19:  cosa si poteva fare per ridurre questi numeri e cosa non è stato fatto.

Forse bisognerebbe discutere del Regolamento Urbanistico fermo negli uffici comunali da oltre 8 mesi e di cui non se ne intravede l’adozione, con potenziali responsabilità contabili davanti alla Corte dei Conti da parte di qualcuno.

Forse bisognerebbe discutere dei progetti legati al PNNR di cui non si vede neanche l’ombra.

Forse bisognerebbe discutere dell’impianto di trattamento rifiuti di Carpineto che solo dopo le forti proteste del Gruppo Consiliare di “Lauriaincomune”, ha visto l’avvio dell’iter progettuale pur se con ingiustificabile ritardo.

Forse bisognerebbe discutere anche di un’attività amministrativa che procede a rilento:   conferma di tale stallo è l’attività delle Commissioni Consiliari che è ridotta al lumicino e il numero di Consigli Comunali convocati fino ad ora.

Forse bisognerebbe discutere di un’Amministrazione  poco presente nel palazzo di Città, con Sindaco e qualche  Assessore che si vedono solo nei fine o all’inizio della settimana.

Forse bisognerebbe discutere delle persone che senza alcun titolo si aggirano per gli uffici comunali sulla scorta di una pseudo delega conferita dal Sindaco come se il Comune fosse la sede di un’associazione in cui basta avere una tessera di adesione ed entrare liberamente.

La lista delle manchevolezze dell’Amministrazione Pittella sarebbe ancora molto lunga,  ma credo si sia compreso chiaramente qual’è l’aria che si respira al Comune di Lauria.

Al Sindaco Senatore Gianni Pittella confermiamo, qualora lo ritenga utile, la disponibilità del Gruppo Consiliare “Lauriaincomune” a lavorare, nel distinguo dei ruoli, per il bene della nostra città con un’azione responsabile e mai pretestuosa ma al tempo stesso ferma e vigile sull’operato della maggioranza e lo invitiamo a porre fine al teatrino di cui siamo stati spettatori in questi mesi e, soprattutto, in questi ultimi giorni, chiedendogli di imprimere quel cambio di passo che Lauria merita. Dimostrerebbe  così, nei fatti, che tutto ciò che ha raccontato in campagna elettorale non era mera propaganda ma cambiamento vero. Noi eravamo e continuiamo ad essere convinti che il vero cambiamento stava altrove ma da cittadini, ancor prima che da amministratori, speriamo di essere smentiti, perché il bene di Lauria viene prima di ogni altra cosa. Partendo proprio dalle modifiche dello Statuto Comunale a cui una parte della maggioranza sembra tenere molto, così come abbiamo già evidenziato nel primo Consiglio Comunale di insediamento, l’invito è quello di revocare le deleghe conferite ai Consiglieri Comunali perché illegittime e non previste dallo Statuto e perché più che di deleghe su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari, così come giurisprudenza consolidata e pareri del Ministero dell’Interno prevedono,  si tratta, surrettiziamente,  di un aumento del numero degli assessori che per legge devono essere nel numero di 5 e non di 10 come purtroppo si verifica al Comune di Lauria, essendo suscettibile di rilievi di legittimità una delega conferita per l’esercizio di compiti riguardanti singoli settori dell’amministrazione  comunale. Sul tema basta vedere ciò che accade in alcuni settori per comprendere che di fatto siamo di fronte a una giunta a 10 con la confusione che regna sovrana, non solo tra gli stessi esponenti della maggioranza che o si rincorrono per arrivare prima o si dimenticano di chi è la competenza, spesso con Assessori titolari che di fatto sono commissariati da Consiglieri delegati, ma anche per la poca chiarezza  che si offre ai cittadini che non sanno a quali interlocutori rivolgersi. Difficoltà di cui purtroppo anche noi, consiglieri di minoranza, siamo vittime. Sul tema, non basta invocare l’essere democratici ed aperti alla partecipazione per giustificare il tutto o che l’attività viene prestata senza percepire alcuna indennità. Bisogna piuttosto comprendere che stiamo parlando di un Ente Pubblico che non può essere amministrato a piacimento ma che ci sono delle precise regole da rispettare. In merito, forse è giunto il momento che anche il Segretario Generale dell’Ente dica la sua e a lui ci rivolgiamo affinché, nero su bianco, si esprima.

Circa le deleghe ai non eletti, l’invito è quello di far comprendere ai “privati cittadini” che le Istituzioni vanno rispettate così come vanno rispettate le regole che ne disciplinano la loro composizione e il loro funzionamento e che la partecipazione di tutti alla vita democratica è certamente un fattore positivo ma la stessa non può e non deve mai travalicare, innanzitutto per una questione di rispetto istituzionale, chi riveste ruoli ben definiti all’interno degli organi di governo del Comune, ossia Consiglio, Giunta e Sindaco.    

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