Lauria piange e saluta Giovanni Di Lascio, icona della ristorazione lauriota e non solo

LAURIA (PZ) – Passione per il proprio lavoro, cultore della tradizione e persona sempre sorridente e affabile. Da “Giovanni a Pecorone” siamo passati e cresciuti tutti, ci abbiamo vissuto tavolate in famiglia, tra amici, momenti di festa, anniversari, compleanni, e ne siamo usciti sempre sorridenti, deliziati ed estasiati.

Oggi che Lauria piange e saluta non solo un’icona della ristorazione, ci sentiamo tutti un po’ orfani di un uomo che ha saputo sempre tenere in alto e con orgoglio il nome di Lauria, arrivato attraverso la sua signorilità e arte a essere citato più volte e amato anche da grandi personaggi del panorama musicale italiano, da Luca Barbarossa ai Cugini di Campagna, al maestro Palatresi (nella foto tra Giovanni e la nipote Mariangela), fino a Rocco Papaleo e Giorgia, passando per il mister della nazionale Roberto Mancini e altri.

Un imprenditore e uomo d’altri tempi che attraverso sacrifici e dedizione ha creato un marchio impresso nella storia lucana e non solo, che al di là di ogni bellezza, gusto e sapienza di ogni piatto, ha saputo dispensare sorrisi, esempio e passione.

Giovanni Di Lascio è la nostra identità di laurioti sempre pronti a rimboccarci le maniche, un esempio fulgido e senza tempo che resterà sempre impresso in ognuno di noi che lo abbiamo vissuto e lo continueremo a vivere.

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