Lauria può puntare con convinzione e fierezza a far tesoro della propria cultura e della propria storia.

Lauria (PZ) – Come emerso nel corso dell’incontro dello scorso 7 febbraio a Jesi presso il Centro Sudi Federiciani, nel quale l’assessore alla cultura del comune di Lauria Lucia Carlomagno ha incontrato le delegate Franca Tacconi e Lucia Ceppi, Lauria può entrare nella costruzione di una rete federiciana da tempo auspicata da più parti.

Lauria può ricoprire il ruolo di importante epigono della parabola Sveva assumendo come testimonial e riferimento il personaggio di Ruggero, ammiraglio mai imbattuto al servizio della casata D’Aragona, figlio di Riccardo, fedelissimo di Manfredi di Svevia fino alla battaglia finale di Benevento.

Una notizia che coincide in maniera positiva con il progetto di finanziamento per il restauro del Castello Ruggero, il quale prevede il recupero e la fruizione dell’area (rupe del Castello e i ruderi in essa contenuti) mediante pulizia e messa in sicurezza degli orti a margine delle mura, e dei percorsi esistenti. Ma anche la realizzazione di nuovi collegamenti, adatti a rendere praticabile e di facile accesso il sito.

Tornando al progetto della rete Federiciana, ciò può costituire uno starter di avvio per il reperimento di ogni testo di ricerca che si occupi sia del personaggio Ruggero, mappandone le biografie di autori locali, nazionali ma soprattutto spagnoli.

Di fondamentale importanza sarà il coinvolgimento dell’Università della Basilicata, la quale può essere contattata attraverso la Fondazione Federiciana per un lavoro unanime e di ricerca.

 Un progetto sulla storia che Lauria ha già intrapreso da anni con la rievocazione dei tragici fatti della resistenza del 1806, oltre all’ultimo “Lucania History Tales”, nel quale l’amministrazione lauriota ha puntato con forza attraverso sette murales itineranti che narrano di personaggi storici della nostra regione. Un progetto che mira al turismo scolastico ma non solo, punta di diamante anche dell’Evento di settembre scorso di “capitale per un giorno”.

Muoversi in questa direzione potrebbe rappresentare il preludio per adire ai finanziamenti europei e lavorare per procurarsi il supporto economico.

Iniziare a coinvolgere le realtà presenti sul territorio che operano in campo culturale /sociale: sezioni Archeoclub, Fai, Italia Nostra, Club Lion e Rotary, Associazioni culturali e storici/ricercatori locali per poi organizzare iniziative dirette a “far innamorare” i cittadini delle loro radici e del loro ambiente.

 Come esposto con convinzione nell’ incontro del 7 febbraio sopra citato, emerge l’obiettivo ineliminabile per raggiungere l’obiettivo concreto di una ricaduta a terra è appunto il coinvolgimento di ciascun cittadino e la costituzione di una filosofia partecipata dell’accoglienza.

La sfida lanciata è stata accolta con favore dall’Assessore Carlomagno e da tutta l’amministrazione cittadina, con quest’ultima chiamata ora a redigere una scheda illustrativa di ciascuno dei dolci donati nel corso dell’incontro dello scorso 7 febbraio. Prodotti che fanno parte del panorama De.Co, altro punto di forza su cui il centro valnocino sta puntano deciso anche grazie a vari riconoscimenti ottenuti e a un’ottima prova di vetrina al Fico di Bologna lo scorso autunno.

Il centro studi Federiciani, oltre alla storia di Ruggero, fa molto affidamento anche sull’enogastronomia lauriota, in un binomio tra storia e tradizione culinaria che può segnare la vera svolta sul piano del turismo e del recupero culturale ed architettonico.

Attraverso Ruggero, la riqualificazione del quartiere Caffaro che ci permette di valorizzare il percorso religioso legato al Lentini, quindi i percorsi Federiciani, i murales, i percorsi di trekking urbano, in un territorio che oltre alle bellezze del centro ci porta verso il Sirino, la diga di Cogliandrino e il lago Rotonda, consente a Lauria di collocarsi tra i principali attrattori naturali all’interno del parco del Pollino da un lato e il parco Val d’Agri/Lagonegrese dall’altro.

claudio cantisani