Oltre al Pioppo di via Roma si aggiungono altri tre alberi monumentali: due Lecci (p.zza San Giacomo e p.zza del Popolo) e un Platano in p.zza San Rocco. Emergenza Spazi Verdi invita dunque i Laurioti ad una presa di coscienza delle responsabilità che questa onorificenza comporta. La Basilicata conta in tutto 138 Alberi Monumentali di cui quattro di questi si trovano nella città del Beato Lentini: il primo nel rione superiore e i “nuovi” tre alberi sono collocati tutti nel centro del rione inferiore.
Lauria (PZ) – “La cosa bella che ci piace condividere è che, grazie alla collaborazione con l’amministrazione di Lauria, nelle persone del sindaco e dell’assessore all’ambiente Donato Zaccagnino, Lauria può fregiarsi di tre nuovi Alberi Monumentali, che aggiungendosi al già noto Pioppo di via Roma, portano a quattro il numero complessivo degli esemplari di rilievo nazionale per carattere di monumentalità ai sensi della Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che ha la funzione di preservare il patrimonio arboreo, culturale e paesaggistico del nostro Paese”. Sono le parole dell’Associazione lauriota Emergenza Spazi Verdi (ESV).
Si tratta di alberi la cui denominazione botanica è Quercus ilex L. e Platanus orientalis L.: più semplicemente sono due lecci e un platano. Un leccio si trova in Piazza S. Giacomo, un altro leccio e il platano si trovano alla “Santa”. La ratifica a monumentali dei tre alberi del rione inferiore è avvenuta con decreto dirigenziale prot. n. 757 del 19.04.2019 “Secondo aggiornamento dell’elenco nazionale” in virtù di prerogative di “eccezionalità”. In particolare, al Leccio di Piazza S. Giacomo sono stati riconosciuti pregi in termini di età e dimensioni, forma, portamento e valore storico, culturale, religioso; al Platano di Piazza San Rocco sono state riconosciute prerogative speciali relativi a forma e portamento, mentre al Leccio di Piazza del Popolo sono stati riconosciuti pregi in relazione ad età e dimensioni, forma, portamento, pregio paesaggistico e valore storico, culturale, religioso, con “dichiarazione di notevole interesse pubblico”, per l’essere un esemplare del sacro Parco della Rimembranza di Lauria, istituito a memoria dei giovani soldati laurioti caduti nella Grande Guerra. Gli Alberi Monumentali sono Monumenti a tutti gli effetti e dunque incarnano i valori, l’animo e la memoria della Comunità.
Il censimento degli Alberi Monumentali è realizzato dai Comuni, con il coordinamento delle Regioni, sia attraverso diretta ricognizione territoriale, che a seguito di recepimento delle segnalazioni di cittadini. Le Regioni, previa verifica del rispetto dei criteri per l’attribuzione del carattere di monumentalità, sulla base delle proposte provenienti dai Comuni, redigono gli elenchi regionali che vengono poi inviati al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, che provvede alla elaborazione e alla gestione dell’elenco nazionale degli Alberi Monumentali.
“Emergenza Spazi Verdi invita – l’auspicio dell’associazione- dunque i Laurioti ad una presa di coscienza delle responsabilità che questa nuova onorificenza comporta e spera con tutti Voi che, grazie ad una fattiva collaborazione e a costante sorveglianza, i nostri quattro grandi vecchi possano continuare ad ingiallire ed addormentarsi ad ogni autunno, risvegliarsi e accendersi di nuovo ad ogni primavera, “come nei secoli dei secoli”, fino a quando Natura vorrà. Un Albero Monumentale non si può imbrattare, non si può danneggiare, non si può scalfire”.
Per il danneggiamento e gli abbattimenti non autorizzati la norma prevede sanzioni amministrative comprese tra i 5.000 e i 100.000 euro. Un Albero Monumentale deve essere oggetto di misure di prevenzione per le malattie, curato se ammalato e affidato a personale specializzato per le potature, oltre che reso identificabile da targhe predefinite dal Ministero ed uniformi su tutto il territorio nazionale.
“Questa è dunque una notizia bella, – continua l’associazione ESV- ma come monete cadute in un forziere tarlato, certe notizie pur preziose, a volte risuonano di un suono smorzato e cupo. Ma noi sappiamo che le monete non risuonano argentine quando il forziere, benché tarlato, è colmo di altri tesori, tesori che noi tutti sappiamo di possedere, in quanto cittadini di una città straordinaria, che né il tempo, né l’incuria saranno mai in grado di deturpare nel suo speciale, particolare, grandissimo fascino”.
Conclude Emergenza Spazi Verdi (ESV): “prescindere dal pregio estetico, botanico, culturale e storico, vogliamo ricordare che questi tre grandi alberi fanno parte ed hanno fatto parte da decenni o secoli della vita quotidiana dei Laurioti. Sotto questi alberi i nostri nonni hanno condotto accese discussioni, sotto questi alberi si sono svolti mercati e trattative, sotto questi alberi le interminabili passeggiate al fresco nelle sere d’estate. E loro c’erano, quando noi non c’eravamo. Auspichiamo che, il passaggio a rango di alberi monumentali, consenta loro di esserci anche nel futuro, perché un albero monumentale non si può scalfire, non si può imbrattare, non si può danneggiare”.