POTENZA – Il Prefetto di Potenza, Annunziato Vardé, ha ricevuto una delegazione di manifestanti, al termine di un presidio organizzato nell’ambito della manifestazione nazionale promossa in modo congiunto dalle organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, per sollecitare modifiche al c.d. Decreto Sostegni, stante la mancata previsione di misure specifiche a sostegno dei lavoratori agricoli.
Nella circostanza è stata richiamata l’attenzione delle istituzioni sulla condizione di disagio in cui versa la categoria – quantificabile in circa 27 mila lavoratori regolarmente assunti sul territorio lucano – determinata dalla crisi sanitaria ed economica in atto, rivendicando tra l’altro: la garanzia di copertura assistenziale e previdenziale per il 2020, per un numero di giornate pari a quelle lavorate nel 2019; un bonus per gli stagionali dell’agricoltura compatibile con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi.
Il Prefetto, al riguardo, preso atto delle criticità rappresentate, del pesante costo della pandemia in termini sociali ed economici, ha assicurato che le predette istanze e preoccupazioni saranno partecipate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero dell’Interno, auspicando una risoluzione delle problematiche evidenziate.
Le lavoratrici e i lavoratori agricoli sciopereranno in tutta Italia venerdì 30 aprile per protestare contro le iniquità contenute nel Decreto Sostegni e per chiedere a Governo e Parlamento di modificarlo.
Lo hanno deciso le segreterie nazionali dei sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.L’annuncio, in diretta Facebook sulle pagine delle tre organizzazioni sindacali, nel corso dei presìdi organizzati questa mattina sotto le Prefetture di tutta Italia, viene dai segretari generali delle tre organizzazioni sindacali Onofrio Rota (Fai), Giovanni Mininni (Flai) e Stefano Mantegazza (Uila), che sono intervenuti, rispettivamente, alle manifestazioni di Treviso, Napoli e Roma.Tra le richieste dei sindacati al Governo, in particolare, il riconoscimento per l’anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019 e l’introduzione del bonus per i lavoratori stagionali agricoli insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza.
Tra le motivazioni dello sciopero anche la protesta contro i mancati rinnovi dei contratti provinciali agricoli nella maggior parte delle provincie italiane, che sono scaduti da quasi due anni.Lo sciopero del 30 aprile coinvolgerà anche i lavoratori del settore forestale, che chiedono il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro, scaduto nel 2012 e per i quali, proprio ieri, le segreterie nazionali di Fai-Flai-Uila hanno proclamato lo stato di agitazione.