Legge spazzacorrotti incostituzionale, scarcerata donna di Lauria

LAGONEGRO (PZ) – Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che, lo scorso 12 febbraio, aveva accolto le censure avanzate da vari giuristi italiani sulle preclusioni introdotte dalla legge cd. Spazzacorrotti, rispetto alla concessione dei benefici e delle misure alternative alla detenzione, anche per un tribunale lucano è stato necessario rivedere l’ordine di carcerazione di due anni e dieci mesi che venne emesso ad ottobre dello scorso anno  a carico di una cittadina di Lauria, per un reato commesso prima dell’entrata in vigore della legge n. 3/2019.

Il tribunale di Lagonegro, dunque, in composizione collegiale, stamane ha emesso un verdetto favorevole, disponendo pertanto l’immediata liberazione di A. M., anni 66.

Si tratta del primo caso che riguarda la nostra regione: il collegio penale del tribunale lucano, prendendo le mosse dalla decisione della Consulta, ha infatti dichiarato che l’ interpretazione precedente, ossia quella restrittiva,  era da considerarsi “costituzionalmente illegittima”, accogliendo le tesi difensive presentate dall’Avvocato lauriota Antonio Boccia e che avevano portato ad aprire, pertanto con molto anticipo, le porte del carcere alla detenuta, che era ristretta in Calabria per la condanna da scontare.

Il suo legale, come suddetto l’avvocato Boccia, che tra l’ altro è uno dei quindici promotori della domanda di incostituzionalità della Spazzacorrotti, si è dichiarato “pienamente soddisfatto”, perchè “non è assolutamente possibile creare situazioni di diseguaglianza e disparità, come invece veniva a succedere, prima della pronuncia della Consulta”.