EDITORIALE – Chiara Garbarino, ideatrice del blog Leo il Teppista, mette nero su bianco la storia di due vite che diventano una: la sua e quella di suo figlio Leonardo. Quando Chiara rimane incinta capisce fin da subito che si tratta di un bambino piuttosto vivace. Ancora nel pancione Leo con un calcio le provoca una lesione ad una costola e Chiara percepisce che il percorso di vita sarà tutto in salita. E Leo viene al mondo, come un uragano, piange tantissimo, non dorme quasi mai. La quotidianità è difficile da affrontare, anche in ciò che apparentemente dovrebbe essere semplice: fare la spesa diviene un’ardua impresa, giocare al parco con gli altri bambini risulta praticamente impossibile. Leo cresce ma la situazione non muta, neanche con l’ingresso all’asilo: è un bambino costantemente distratto, non in grado di rispettare le regole.
Ed è in quel momento che Chiara decide di farsi aiutare. Con il supporto di una psicologa infantile scopre che Leonardo soffre del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Ed è qui che quella di Chiara e Leo diventa una storia, il vissuto di una madre con un bambino ipercinetico, non in grado di gestire le proprie emozioni. Ciò che La felicità non sta mai ferma intende lanciare è un messaggio forte e deciso, un appoggio ai tanti genitori che ogni giorno si trovano ad affrontare la stessa situazione, sentendosi troppo spesso soli, giudicati ed evitati. Una narrativa impegnata che, da una parte, invita questi genitori a non mollare, a reagire, ad andare oltre la vergogna e i pregiudizi, dall’altra mette i lettori di fronte a un tema difficile e fragile, ma necessario e utile, per imparare a non giudicare, a mettersi nei panni dell’altro, a superare le etichette, ad aprire una finestra su un mondo ancora poco conosciuto.
Ma La felicità non sta mai ferma non è solo coraggio e difficoltà, è anche un pieno di felicità: Leo è un bambino che cresce, Chiara lo segue da vicino, con la dolcezza di un genitore.