Libera su 25 novembre: esponiamo un drappo rosso alla finestra

La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, partendo dallassunto che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
La Violenza sulle donne rimane una piaga della nostra società e, in alcune circostanze, favorita dallemergenza coronavirus, ha costretto molte donne a restare tra le mura domestiche con il proprio aguzzino. Secondo i dati del rapporto Eures, sul femminicidio in Italia, sono 91 le donne vittime di omicidio nei primi dieci mesi del 2020: una ogni tre giorni.
Sarà una Giornata molto diversa da quella a cui siamo abituate e abituati, ma non possiamo assolutamente rinunciare a tenere viva l’attenzione su questa emergenza. La violenza, fisica o psicologica, non si ferma e non si deve fermare neanche la nostra denuncia. ”Esponiamo un drappo rosso alla finestra”, una bandiera, una maglietta, un foulard. Un simbolo per dare espressione collettiva al contrasto alla violenza in un momento in cui non è possibile farlo insieme fisicamente, che può servire a stimolare un cambiamento culturale all’interno della società e che potrebbe far sentire meno sole tutte quelle donne che subiscono violenza.

“Per occuparsi degli altri – don Luigi Ciotti dichiara- l’amore è una base troppo fragile. Occorre il sentimento di giustizia, ossia una profonda empatia per le vicende umane, quel sentire sulla pelle le ferite degli altri che impedisce lindifferenza, il giudizio e il pregiudizio, frutti velenosi dellignoranza. E ti fa sentire ogni forma di vita degna della massima cura e rispetto, includendo nel concetto di vita non solo quella umana’.

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