Incidono il turn over dei professionisti che andranno in pensione e la carenza di specialisti. In campo soluzioni per non penalizzare l’utenza
POTENZA -Gli articoli che si sono susseguiti negli ultimi giorni sulla stampa locale, riguardanti i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, rappresentano un utile spunto per la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza per fare alcune osservazioni di carattere generale sull’argomento e chiarire in maniera realistica la questione.
Da tempo l’ASP è impegnata in azioni di governo dei tempi di attesa. Azioni che, pur sospese durante l’emergenza pandemica del Covid-19, sono state riprese e sostanziate nel rispetto della normativa nazionale e regionale.
In particolare, seguendo i dettami del Dipartimento Regionale alla Salute, è stato costituito presso l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza l’ufficio del “CUP_Manager” e si è anche proceduto a ripristinare i ‘tempari’ per le prestazioni e visite del periodo pre-Covid.
La Asp ha così proceduto alla gestione centralizzata delle agende, alla loro pulizia e riorganizzazione complessiva consentendo le prenotazioni ma ottimizzando anche l’utilizzo delle risorse mediche disponibili.
Si è proceduto anche ad attivare il sistema del ‘re-call telefonico’, sia generico che specifico, utile a riempire quei vuoti nelle prenotazioni che a volte si creano a seguito della mancata presentazione del cittadino alla visita prenotata. Con il ‘re-call’ sono stati applicati criteri di equità rispetto alla possibilità che il medico o altri possano chiamare l’utente secondo un principio di discrezionalità.
Altro passo compiuto dall’Azienda Sanitaria Locale di Potenza è stato quello di procedere ad una ricognizione delle disponibilità dei dirigenti medici strutturati e dei medici di specialistica ambulatoriale esterna per essere impiegati in regime di orario aggiuntivo. A ciò si aggiunge anche il monitoraggio dell’attività libero professionale da contenere o bloccare del tutto nei casi in cui si superi l’attività istituzionale o ci sia uno sforamento dei tempi di attesa massimi in regime istituzionale. Definiti anche gli accordi con i prescrittori per recuperare in termini di “appropriatezza prescrittiva”.
Nel contempo, è stata avviata anche ogni utile procedura tesa a reclutare medici specialisti da impiegare nelle visite ambulatoriali. In tale ambito, va evidenziato che la Asp Basilicata ha proceduto svariate volte ad emanare numerosi e ripetuti avvisi per l’assegnazione di ore di specialistica ambulatoriale (molti andati deserti) e in alcuni casi ha anche trattenuto in servizio i medici collocati in quiescenza per raggiunti limiti di età. Tale fenomeno interessa proprio la diabetologia presso il Poliambulatorio ‘Madre Teresa di Calcutta’ di Potenza, dove in questi giorni il Dirigente Medico responsabile, pur andando in pensione, continuerà a collaborare a titolo gratuito. Ad esso, viene affiancato un altro medico già presente se pur con poche ore presso la stessa struttura e viene assegnato un altro medico con incarico a tempo determinato. Il tutto per garantire le prestazioni e snellire i tempi di attesa. In tale ambito, dalla Asp si evidenzia come vengano registrati tempi di attesa più lunghi in alcune aree della provincia soprattutto per quanto riguarda i controlli. Per le prime visite, invece, la situazione è sostanzialmente contenuta con tempi di attesa entro quelli massimi previsti dalla norma o di non molto superiori.
A titolo esemplificativo, e basandosi su un report fatto nelle ultime ore dalla Direzione Sanitaria, risulta che se un utente avesse prenotato per una prima visita diabetologica in data 30.03.2023 o in data 15.09.2023 avrebbe avuto come prima data utile rispettivamente il 05.04.2023 (6 giorni di attesa) e 25.10.2023 (40 giorni di attesa). La diabetologia non è l’unica branca che risente ovunque di forti criticità per carenza di medici specialisti, ma lo è anche la Radiologia dove la Asp corre ai ripari assegnando 38 ore di specialistica ambulatoriale per il poliambulatorio di Potenza ed altrettante stanno per essere assegnate per il POD di Venosa.
Sarà poi necessario intervenire, già nel 2024, sulla individuazione di un direttore di struttura complessa che possa dare il via ad una gestione complessiva della diagnostica per immagini.
Va, comunque, tenuto conto del fisiologico turn-over dovuto al pensionamento a cui, se pur con grandi difficoltà, si riesce a fare fronte nonostante si registri una cronica carenza di medici che interessa tutto il SSN, in Basilicata come in ogni altra regione d’Italia. E’ pertanto fisiologico che in un contesto così complesso, possano crearsi attese più lunghe del dovuto o qualche disservizio proprio in quelle aree carenti di specialisti; ovviamente questo non può e non deve costituire un alibi per la Direzione che sarà sempre più impegnata a cercare soluzioni per i cittadini .