L’ornitologia lauriota ancora una volta sugli scudi ai campionati del Mondo in Portogallo

Anche quest’anno l’ornitologia lauriota fa incetta di medaglie alla 72ª edizione dei campionati mondiali di uccelli da allevamento che hanno avuto luogo a Santa Maria da Feira (Portogallo), dal 24 al 26 gennaio scorsi. Due i nostri concittadini che si sono confermati ai massimi livelli di una passione che accomuna tanti laurioti, quella dell’allevamento dei fringillidi, pennuti accattivanti per il piumaggio e le straordinarie doti canore. C’è chi dell’allevamento di queste specie ha fatto una vera e propria professione, rivendendo gli esemplari in tutta Italia, e non solo.

Ma veniamo ai medagliati, che in questo caso sono sia gli allevatori, che i canarini stessi. Vero e proprio caterpillar è Pietro Poccia, storico allevatore lauriota, che gareggia per conto dell’associazione ornitologica Arcobaleno di Tito. Già vincitore di numerosi premi in passato, si riconferma campione del Mondo per la terza volta con due medaglie d’oro, nella categoria Canarini di forma e posizione arricciati, che vanno a rimpolpare un palmares di tutto rispetto: tre medaglie d’argento al mondiale 2018 di Cesena, medaglia d’oro al mondiale in Olanda nel 2019, tre medaglie d’oro e una d’argento al mondiale in Spagna nel 2024, due vittorie campionato al campionato italiano (Napoli 2016, Bari 2109), più varie gare vinte, tra cui regionali, interregionali, specialistica arricciati, e internazionale a Foggia. Un vero e proprio fuoriclasse insieme al suo esemplare, un canarino arricciato del nord.

Quest’anno gloria anche per Mario Pietro Nappa, campione nella categoria Spinus Carduelis Cucullata con un Cardinalino del Venezuela femmina mutazione topazio, con cui si era già aggiudicato il 55º Campionato Ornitologico Italiano svoltosi a Brescia il 17 e 18 dicembre 2024 (curiosità: in entrambi i casi con lo stesso punteggio, 92/100). Nel palmares di Nappa anche vari premi in gare specialistiche regionali. La difficoltà dell’allevamento di questa razza è il fatto che in cattività perde la sua colorazione naturale, e per portarlo in competizione è necessario dedicargli mesi di cure, in cui accompagnarlo con una alimentazione specifica che gli permetta di recuperare la coloratura e il fulgore che gli sono propri.

Poccia e Nappa, entrambi aderenti alla FOI – Federazione Ornicoltori Italiani -, sono la punta di diamante di un movimento che a Lauria e dintorni può contare su numerosi appassionati – tra cui l’estensore di questo articolo – che dedicano tantissimo tempo alla cura di animali particolarmente esigenti, e lo fanno facendo prevalere sempre un principio ineludibile: quello del benessere animale, che viene prima di qualsiasi riconoscimento e, anzi, ne è prerogativa fondante.

Il servizio della tv portoghese SIC sulla 72ª edizione del Campionato Mondiale di Ornitologia
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