Lotta al caporalato e sfruttamento, parte dalla Basilicata il primo piano di contrasto

ROMA – Questa mattina al Ministero del Lavoro, alla presenza dei Ministri del Lavoro, dell’Agricoltura e del Mezzogiorno è stato approvato il Piano Triennale Anticaporalato messo a punto dall’apposito Tavolo Nazionale che opera presso il Ministero del Lavoro, composto dai rappresentati dei Ministeri, degli Enti, dalle Regioni, dalle Parti sociali e del Volontariato.

La posta finanziaria complessiva che sostiene l’azione di contrasto al caloralato e lo sviluppo dell’Agroalimentare è di circa 600 milioni, di cui oltre 150 per il contrasto al lavoro illegale, l’eliminazione dei ghetti, la realizzazione dei centri di accoglienza, il trasporto, i servizi anche abitativi.

Con l’approvazione del Piano e dei progetti esecutivi inizia l’azione di monitoraggio e di verifica delle misure previste e finanziate da parte del Tavolo e delle Autorità individuate anche per superare ritardi e resistenze e preparare l’accoglienza a partire dalle misure post Felandina già finanziate.

In Basilicata dovranno essere realizzati i centri di accoglienza di Palazzo, Lavello-Gaudiano, Venosa-Boreano e Scanzano oltre al recupero di terreni e aziende pubbliche a partire dalla ex Pamafi di Maratea e delle altre zone della Regione già finanziati anche per l’occupazione dei giovani lucani.

Si tratta del primo Piano anticaporalato approvato in Europa con il pieno sostegno della UE e di tutti i componenti del Tavolo mentre il Ministero dell’Interno ha predisposto il nuovo Piano Nazionale Integrazione e si prepara a modificare le vecchie norme sui permessi di soggiorno che hanno determinato molta clandestinita’.

Pietro Simonetti Tavolo Nazionale Anticaporalato-Ministero del Lavoro