La delegazione istituzionale lucana, guidata dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Pittella incontra a Rio de Janeiro i referenti di Fabbra e le coordinatrici del progetto “Italea”, Gabrieli e De Giacomo
RIO DE JANEIRO – Il “Turismo delle Radici” si configura, sempre più, come un potente strumento di sviluppo locale, in grado di valorizzare il patrimonio culturale e storico di una regione, oltre a rappresentare un’opportunità per stimolare l’economia locale e rafforzare il senso di comunità. Su questo tema di grande attualità si è svolto un momento di confronto tra la delegazione istituzionale lucana, guidata dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata e della CRLM, Marcello Pittella, e formata dai consiglieri regionali Fanelli, Galella, Bochicchio, dall’amministratore unico del Consorzio industriale della provincia di Matera, Antonio Di Sanza, i vertici della Federazione delle Associazioni della Basilicata in Brasile, e Marina Gabrieli ed Elvira Stephanie Di Giacomo, esperte di questo segmento turistico.
Presso la sede della Camera di Commercio italo-brasiliana, a Rio de Janeiro, nel quartiere Botafogo, con uno scenario straordinario: la veduta di Pan di zucchero, il monolite alto 396 metri e la baia oceanica di Guanabara, i relatori hanno esplorato le molteplici sfaccettature del turismo delle radici, che vanno dalla ricerca storica e genealogica alla creazione di percorsi tematici focalizzati sulla multisensorialità, sull’apprendimento attivo e sull’intrattenimento culturale.
Dalla coordinatrice nazionale del progetto PNRR “Turismo delle radici” del Ministero degli Affari Esteri, Marina Gabrieli, e dalla coordinatrice regionale del programma “Italea” Elvira Stephanie Di Giacomo, collegate in videoconferenza, interessanti spunti di riflessione su quello che tale tipo di turismo ha determinato: la Farnesina ha selezionnato oltre 800 Comuni con popolazione inferiore a 6.000 abitanti che hanno beneficiato di contributi per la realizzazione di attività culturali e di promozione del territorio. “Di questi 800 Comuni – ha sottolineato Elvira De Giacomo – 56 sono lucani. Piccole ma energiche realtà che sono riuscite a diventare ‘Comuni delle Radici’”.
Da parte del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, e dei consiglieri regionali Galella, Fanelli e Bochicchio l’invito a considerare il “Turismo delle Radici” non solo come “un modo per attrarre visitatori, ma come un potente strumento di sviluppo locale che può contribuire a creare economie più forti, comunità più coese e una maggiore consapevolezza e valorizzazione del patrimonio culturale. Investire in questo settore – hanno sottolineato in maniera convinta gli esponenti istituzionali – significa investire nel futuro delle comunità, promuovendo un turismo che sia autentico, sostenibile e rispettoso delle radici culturali”.
La prima parte dei lavori è stata aperta dalla relazione della presidente della Federazione delle Associazioni della Basilicata in Brasile, Fatima Iuorno che si è soffermata sui progetti realizzati e sulle proposte da realizzare nel 2025. “I lucani in Brasile – ha esordito Iuorno – sono uomini e donne, giovani e meno giovani che hanno uno sguardo indietro e l’altro avanti”. Nel ricordare il contributo offerto da chi ha fondato i primi sodalizi in terra brasiliana e nel ringraziarli, la Presidente di Fabbra ha citato le tre associazioni che compongono la Federazione delle Associazioni della Basilicata in Brasile: l’Associazione Lucana di Rio de Janeiro, l’Associazione delle Donne Lucane di Rio de Janeiro e il Circolo Lucano di San Paolo. “Tutti insieme, con non pochi sforzi lavoriamo, per promuovere la lucanità in questa terra straordinaria che è il Brasile. Malgrado le difficoltà affrontate, la comunità lucana all’estero ha dimostrato resilienza ed amore per le sue radici. Dopotutto, in sostanza, – ha affermato Iuorno – essere italiani significa resistere, reinventarsi e restare uniti, senza mai dimenticare le proprie identità e origini. La storia di Fabbra è fatta di sacrifici e passione e, con orgoglio, continueremo a costruire il futuro, mantenendo vivo il legame con la nostra cultura e la nostra terra”. Erano presenti anche Bruno Scannone, direttore di progetto di Fabbra e il già presidente della Federazione delle Associazioni dei lucani in Brasile, Luiz Taranto.
Identica passione e attenzione nel promuovere la lucanità nelle parole di Luciana Laspro, presidente del Circolo lucano di San Paolo. “Radici, sentimento di appartenenza, affetto e resistenza culturale – ha sottolineato Laspro – sono stati i valori intorno ai quali abbiamo investito valori ed energie. Nel solco tracciato dai nostri predecessori e, tra questi, mio padre Antonio Laspro, abbiamo continuato a seminare la cultura della nostra terra di origine. Ciò che ci anima è l’intento di valorizzare la presenza giovanile in possibili iniziative di turismo di ritorno. La nostra realtà non è solo passato, ma presente vivo e pulsante, in grado di creare valide sinergie”.