M5S Basilicata: “La discussione sul rinnovo delle concessioni a ENI sia il primo passo per definire il futuro green dell’intero paese”.

I consiglieri regionali del M5S Leggieri, Perrino e Giorgetti prendono posizione sulla questione del rinnovo delle concessioni in Val D’Agri e attraverso una nota congiunta dichiarano che “fa piacere vedere che sul calvario petrolifero della nostra regione stia montando una consapevolezza bipartisan, ma fa altrettanto riflettere il clima di caciara e opportunismo politico che pervade i protagonisti della vita politico amministrativa regionale.”

“Fermo restando che di fronte ai disastri ambientali –continua la nota- emersi in questi anni nessuna compensazione ambientale potrebbe essere definita “sufficiente”, troviamo alquanto bizzarro e paradossale il rapporto di subalternità e sudditanza in cui la Regione si trova nei confronti di ENI nel corso di questa sofferta trattativa.

In 20 anni di estrazioni ENI ha fatto il bello e, soprattutto, il cattivo tempo in Basilicata, disponendo a suo piacimento di ampie parti del nostro territorio e provocando scempi che i portavoce del M5S hanno costantemente denunciato in questi anni. Il disastro ambientale conclamato in Val d’Agri e le vicende giudiziarie esplose negli ultimi anni appaiono la prova più evidente del censurabile operato di ENI in Basilicata.”

Chiedono al Governo nazionale di far valere il peso della sua quota azionaria agendo a tutela dei cittadini lucani, e invertendo la rotta rispetto al sottosviluppo endemico cui la “monocultura” petrolifera li condanna e dichiarano di esser “esausti” e di “non è possibile continuare a gridare al Governo regionale di sospendere la concessione COVA ogni volta che si susseguono le notizie di una fiammata (di “salutare” idrogeno solforato) oppure di sentirci raccontare la stantia filastrocca del petrolio come “opportunità” per la nostra regione, mentre lo è solo ed unicamente per le compagnie petrolifere.”

“Nei prossimi giorni dovrebbe – in chiusura la nota congiunta- essere convocata una seduta di consiglio regionale ad hoc per discutere di estrazioni petrolifere: una convocazione sollecitata da tutte le componenti di opposizione a seguito delle vicende russe che vedono coinvolto lo stato maggiore della Lega. Tuttavia, anche esponenti della attuale maggioranza in Consiglio regionale, hanno sollecitato una discussione in Consiglio per fare luce sulla trattativa “segreta” in atto con ENI per il rinnovo della concessione COVA.

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