M5S: “Distratto dalle campagne elettorali il centrodestra lucano dimentica ancora gli idonei dei concorsi regionali”

Araneo e Verri: “È arrivato il momento di dare dignità alle centinaia di persone che hanno legittimamente superato un concorso pubblico”

POTENZA – “L’estenuante attesa degli idonei dei concorsi regionali sembra non trovare fine. Al maxi-concorso bandito a marzo 2022 per 123 posti di categoria C e D presso la Regione Basilicata hanno partecipato oltre 9.300 candidati; di questi ben 938 sono risultati idonei al termine delle prove ed esami – a fronte dei 123 posti disponibili – lasciando oltre 800 idonei ancora in attesa di assunzione. Dopo le numerose sollecitazioni dei comitati idonei, delle parti sindacali e una formale richiesta di proroga a firma del Movimento Cinque Stelle, a dicembre 2024 il Consiglio ha approvato all’unanimità una proposta di legge per prorogare di un anno le graduatorie dei concorsi in scadenza, sul modello di quanto già fatto dalla Regione Puglia”. Lo dichiarano le consigliere regionale del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri, che proseguono:

“Giova ricordare che il maxi-concorso 2022 ha comportato per la Regione Basilicata ingenti costi organizzativi a carico del bilancio, ai quali si sono aggiunte ulteriori spese per consulenze esterne e collaborazioni temporanee, spesso attivate in parallelo invece di attingere alle graduatorie esistenti. Un caso emblematico è quello delle due determine dirigenziali (n. 37 del 19/2/2025 e n. 50 del 21/2/2025) con cui il Consiglio regionale ha disposto affidamenti esterni per attività di supporto tecnico: da un lato il ricorso a personale interinale per diverse figure professionali junior da impiegare presso il Consiglio regionale, dall’altro l’attivazione di un servizio di consulenza tecnica esterna. Il costo complessivo di questa operazione è di circa 120 mila euro, spesa giustificata dagli atti con la presunta assenza di professionalità interne adeguate, prassi stigmatizzata a più riprese anche dai sindacati. In sintesi, tra il 2022 e il 2024 la Regione Basilicata ha speso molto sia per bandire concorsi pubblici sia per affidare incarichi a consulenti esterni, duplicando i costi invece di utilizzare le graduatorie vigenti”.

“Le uniche assunzioni effettuate – evidenzialo le esponenti del M5s – hanno riguardato quasi soltanto i vincitori iniziali dei concorsi, procedendo invece col contagocce – o per nulla – allo scorrimento delle graduatorie degli idonei. Nel caso di ARLAB, addirittura, non tutte le posizioni messe a bando sono state coperte nei tempi previsti: a fronte di circa 100 assunzioni pianificate entro gennaio 2023 per potenziare i Centri per l’Impiego, l’Agenzia ha temporaneamente bloccato le chiamate dalla graduatoria nel 2023 (in attesa dell’approvazione del proprio bilancio e Piano di fabbisogno) e solo una parte dei posti vacanti è stata successivamente coperta. Questo significa che molti idonei ARLAB – pur avendo diritto al subentro in caso di rinunce o posti aggiuntivi – sono rimasti in sospeso per mesi, con il ‘destino appeso a un filo’”.

“Anche nel settore sanitario regionale e negli enti sub-regionali – aggiungono le Consigliere regionali – si sono registrati nuovi bandi e avvisi per profili amministrativi e tecnici già presenti nelle graduatorie di altri concorsi, anziché procedere al loro scorrimento. Le organizzazioni sindacali hanno più volte sottolineato questa anomalia, chiedendo di “dare priorità alle graduatorie esistenti per l’assunzione di personale” e di evitare nuovi concorsi-fotocopia che disperdono risorse”. 

“Sollecitiamo, dunque, la Regione Basilicata a procedere celermente agli scorrimenti delle graduatorie, ponendo attenzione all’iter avviato a livello nazionale per l’ulteriore proroga di tre anni prevista da un ordine del giorno approvato recentemente dalla Camera dei Deputati. È arrivato il momento – concludono Araneo e Verri – di dare dignità alle centinaia di persone che hanno legittimamente superato un concorso pubblico: il merito non può essere ridotto a nuova denominazione del “Ministero dell’Istruzione e del Merito”, ma deve trovare concreta applicazione nelle politiche di governo ad ogni livello”.

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