Maratea, appello del Consorzio Turistico per restaurare il Cristo Redentore

MARATEA (PZ) – Il simbolo di un territorio e di una comunità tra terra e cielo. Al di là dell’immagine da cartolina, il Cristo Redentore di Maratea è diventato un patrimonio artistico e culturale da tutelare. Da qui la richiesta da parte del Consorzio Turistico della città di sottoporlo a un importante restauro. Imponente dall’alto dei suoi 21 metri, la statua si erge sulla cima di Monte San Biagio, a strapiombo sul golfo. E sovrasta il borgo sottostante, verso il quale apre le braccia in segno di accoglienza, mentre volge le spalle al mare. 

L’opera fu realizzata tra il 1963 e il 1965 su commissione del conte Stefano Rivetti di Val Cervo. L’imprenditore biellese aveva affidato il progetto all’artista Bruno Innocenti e all’Ingegnere Luigi Musumeci segnando di fatto la storia di tutta la Basilicata. Secondo il Consorzio Turistico il Cristo Redentore necessita ora di un urgente intervento di riqualificazione. “Non possiamo più aspettare. Riteniamo fondamentale riportare l’attenzione della Regione su questo monumento”, sono le parole del presidente Biagio Salerno, che ricorda come ogni anno attiri decine di migliaia di visitatori. L’appello mira a sistemare la statua, esposta alle ingiurie del tempo, ma anche a rendere maggiormente fruibile e accessibile l’area intera. 

Obiettivo condiviso dal sindaco di Maratea Cesare Albanese, che ha organizzato un sopralluogo congiunto con la Soprintendenza, l’Unibas e l’Istituto centrale di restauro, da effettuare entro Pasqua. “Potremmo così – spiega – quantificare la cifra necessaria al restauro e chiedere il finanziamento”.  

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