MARATEA (PZ) – Nella Basilicata metafora del Mezzogiorno, vivono 562mila persone. Più del doppio di questi sono gli emigrati lucani, o loro discendenti, censiti su scala internazionale. Da questo vuoto, nasce l’aspirazione di una Maratea porta del Mediterraneo, sintesi di Nord e Sud, mare e montagna, attrattività e irraggiungibilità che, facendo leva sulla sua reputazione di città italiana riconosciuta, sappia mettere la propria postura storica al servizio di un programma di area vasta che muova dalla costa alle aree interne.
Da simili presupposti, traggono ispirazione gli elementi compositivi del logo della candidatura: il verde smeraldo, che fa del mare di Maratea un unicum in una sintesi con il verde brillante della montagna, e la porta che sbiadisce dietro la A per farsi panorama, lasciando spazio alle lettere tinte di rosa, che rievocano le tenui sfumature delle piastrelle del maestoso Santa Venere, uno dei luoghi simbolo del territorio.
Le lettere iniziale e finale M+A diventano un circolo virtuoso, dove la porta che appoggia sulla A sostanzia il punto di incontro e di passaggio tra tutte le M della candidatura: Maratea, città sospesa tra mare e montagna.
Un abbraccio infinito, come quello che il Cristo Redentore volge alla costa dando le spalle al mare.
