MATERA – “A Matera e in Basilicata si produce cultura”, è stato sottolineato ieri nel corso dell’incontro di presentazione dei risultati di Matera 2019 alla presenza del Ministro Dario Franceschini.
Questo obiettivo è stato realizzato non solo a Matera, ma in tutta la Basilicata, grazie al ruolo determinante, coraggioso, visionario che Marta Ragozzino ha avuto in questi undici anni alla guida dei musei della Basilicata, lavorando mano a mano con il Comitato Matera 2019 prima e con la Fondazione Matera Basilicata 2019 dopo. Grazie a questa collaborazione unica, per la prima volta sono state prodotte a Matera, per il programma della Capitale Europea della Cultura, delle mostre altamente innovative, che si sono distinte a livello internazionale e hanno registrato grande successo tra i visitatori. Già nella fase di candidatura, le mostre “Mario Cresci forse fotografia.
Attraverso l’umano” e poi “Pasolini a Matera”, che aveva colpito la giuria di selezione il 7 ottobre 2014, e nell’anno da Capitale, le quattro grandi mostre. Prima fra tutte “Rinascimento visto da Sud”, una finestra aperta sull’arte del Mediterraneo, curata in prima persona da Marta Ragozzino insieme ad un team di esperti, realizzata combinando grande rigore scientifico e un lavoro artigianale e corale che ha saputo valorizzare tante professionalità e artisti locali. O ancora “Blind Sensorium” dedicata all’Antropocene, per la quale Marta Ragozzino ha avuto l’intuizione ardita di aprire per la prima volta al pubblico il ricco deposito di reperti del Museo Ridola e l’edificio FIO, creando altresì una nuova continuità spaziale con la ex scuola Volta.
Con “La poetica dei numeri primi” si è allargata la scoperta del rapporto fra arte e matematica alla patria di Pitagora, rendendo fruibili in modo nuovo sia il Museo che l’area archeologica di Metaponto, mentre con “Ars Excavandi” il visitatore ha scoperto i percorsi negli Ipogei di Palazzo Lanfranchi. Determinante nella direzione di Marta Ragozzino è stato sin dall’inizio il coinvolgimento dei cittadini, con l’idea di avvicinare tutti al patrimonio culturale, in modo particolare quelli meno abituati a frequentare i luoghi della cultura. In questo modo, i Musei lucani sono diventati casa di tutte e di tutti e allo stesso tempo sono stati portati fuori, tra la gente.
A Marta Ragozzino va dunque un enorme grazie per il grande lascito che ha donato alla comunità materana e lucana, e gli auguri per il nuovo percorso alla guida dei musei campani. Alla nuova reggente della Direzione musei della Basilicata, nonché Direttrice del Museo Nazionale di Matera, Annamaria Mauro, facciamo i migliori auguri, certi di nuove e altrettanto sfidanti avventure insieme.