‘Mio fratello Luca è morto per asfissia meccanica violenta dovuta a prolungata costrizione del collo’

MONTEVIDEO – “Prima vittoria ottenuta . Un primo grande passo verso la giustizia .Dopo 4 mesi arrivano finalmente le prove , chiare, evidenti , indelebili. Il dottor Sacchetti – Medico legale della Procura – conferma la morte per strangolamento così come ci aveva già confermato anche il nostro medico legale . La causa di morte “ asfissia meccanica violenta dovuta a prolungata costrizione del collo “ .

È quanto scrive in un post social Fabrizio Ventre, fratello di Luca, morto in circostanze ancora in fase di chiarimento in Uruguay.

“I medici italiani accusano le perizie mediche uruguaiane che non si sarebbero accorti di evidenti e profondi traumi sul collo che non lasciano dubbi interpretativi così come le evidenze rilevate sugli organi . Dei famosi farmaci nessuna traccia . Rispetto alla nostra ricostruzione abbiamo sbagliato solo a pensare che i poliziotti stessero portando a spasso un cadavere”, scrive ancora Fabrizio.

“La verità è ben peggiore : dagli audio dell’auto della polizia apprendiamo che Luca è stato lasciato morire . Lì davanti all’ospedale . Ha agonizzato per 14 minuti prima di essere portato in ospedale dopo aver spirato . Le parole non possono spiegare o tradurre quanto sentito dagli audio della volante e di fronte all’ospedale . Posso solo non augurare a nessuno una tale sorte. Ora giochiamo a carte scoperte … vediamo se l’Italia deciderà di stare dalla parte della verità e della giustizia o continuerà a voltarsi dall’altra parte anche adesso di fronte alle prove e alle evidenze scientifiche che non lasciano dubbi”, conclude Fabrizio.

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