Latronico(PZ) / Potenza – L’iniziativa, nata nel 1977, vuole sottolineare l’importanza dei musei come luogo di scambio culturale, arricchimento delle culture e sviluppo di comprensione reciproca, cooperazione e pace fra i popoli. Il tema specifico scelto per quest’anno è Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione, ma l’emergenza COVID19 e l’obbligatoria chiusura degli spazi museali diventa anche l’occasione per una riflessione sul ruolo dei piccoli musei gestiti da soggetti privati che non rientrano nelle reti museali istituzionali e la cui conduzione è assicurata con un significativo investimento di proprie risorse materiali e immateriali.
Le questioni toccano da vicino due realtà museali lucane, il MULA+ Museo e Biblioteca di Latronico e il MOON Museo Officina Oggetti Narranti di Potenza che nel corso del tempo hanno costruito modelli di animazione territoriale e di partecipazione sociale in grado di favorire la crescita culturale della regione. Pur trovandosi a operare in contesti diversi, i due musei si riconoscono simili per molti aspetti, specialmente in quanto luoghi vicini alle comunità in cui operano, punti di riferimento per i cittadini oltre che per i turisti, luoghi inclusivi, in cui viene ribadito e praticato il diritto di ciascuno alla cultura, alla partecipazione, anche nelle aree più remote.
Sono luoghi che hanno sviluppato la capacità di collaborare con altre associazioni, con le istituzioni scolastiche, luoghi in cui artisti, compagnie teatrali, musicisti, scrittori, studiosi, scienziati trovano sempre il loro spazio. L’esperienza consolidata del MULA+ e del MOON è quella di spazi culturali museali la cui missione si è notevolmente arricchita: non solo conservazione, esposizione e valorizzazione del patrimonio, non solo allestimenti e mostre tutto l’anno, ma soprattutto creatività, interazione, scambio, in grado di coinvolgere migliaia di persone nel corso degli anni.
“I festeggiamenti per la giornata internazionale e il tema di quest’anno – che pone all’attenzione e alla riflessione di tutta la comunità il ruolo sociale degli Istituti culturali, la loro potenzialità nell’essere agenti di cambiamento, realizzando azioni per favorire la fruizione e la partecipazione da parte di tutte le persone – ci inducono a interrogarci e a chiedere attenzione sul futuro che attende questi luoghi della cultura. Si tratta di economie fragili che, per continuare a svolgere l’importante ruolo che svolgono e essere una risorsa per la crescita dei territori, avrebbero bisogno di essere riconosciuti e sostenuti con misure dedicate e progettualità mirate” è quanto dichiarano Rosita Forastiere del Mula+ e Rossana Cafarelli del Moon.