ROMA – A poche ore dal Consiglio dei Ministri che, secondo la volontà del Premier Conte, dovrebbe sancire la nomina e il giuramento dei sottosegretari del nuovo Governo, si intriga sempre di più il puzzle inerente alle nomine lucane nello scacchiere sottoministeriale. Dopo la smentita secca del senatore dem Gianni Pittella, che alla nostra agenzia ha dichiarato di non essere tra i pretendenti a una poltrona, nelle ultime ore salgono le quotazioni del senatore lucano Salvatore Margiotta, sempre più accostato al Ministero dello sviluppo economico. Mentre qualche media regionale vede nella partita tra sottosegretari anche l’ex Governatore lucano Marcello Pittella, restano sempre alte le quotazioni di Vito De Filippo all’istruzione, anche se a complicare i piani per la nomina dei lucani ai ruoli di sottogoverno, ci sono già le nomine ministeriali “made in Basilicata” di Lamorgese e Speranza. Tra l’altro, secondo qualche quotidiano nazionale, a complicare i piani del senatore Margiotta, ci sarebbe un forte fronte del no da parte dei Cinque Stelle, sul quale il Pd riflette e valuta. Ma anche in casa “Grillo” le cose non vanno bene, la decisione di Di Maio di chiedere una “rosa” di cinque nomi per ciascun Ministero ha sparigliato le carte riducendo, di fatto, le chances dei lucani (Liuzzi e Lomuti su tutti). Un braccio di ferro che nel pomeriggio potrebbe sbloccarsi con nomine e incarichi, mettendo così fine a giochi e intrighi degni oramai di una telenovela.