Nicola Zaccara (+Europa) a Cutro e Crotone: “siamo quello che facciamo”

CUTRO (KR) – Nicola Zaccara, esponente lucano di +Europa dalla sua fondazione, eletto in Assemblea Nazionale del partito dal Congresso dello scorso fine settimana, si è recato a Cutro e Crotone.

Sulla spiaggia di Steccato di Cutro ha posto la bandiera dell’Italia e quella dell’Europa, listate a lutto. Qui si è trattenuto con i soccorritori perché proprio in quei momenti si avvistava, a tratti, un corpo e si attendevano le condizioni per il recupero.

Al Palamilione di Crotone, palazzetto che accoglie le bare, è stato deposto un mazzo di fiori avvolto nel tricolore e nelle bandierine europee.

In entrambi i posti è stata lasciata una maglietta con su stampato “SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO”, essendo proprio questo il messaggio congressuale del neo eletto segretario Riccardo Magi che, insieme a Federico Pizzarotti, eletto presidente, e  Carla Taibi , eletta tesoriera, guideranno il partito nei prossimi anni.

Poche le dichiarazioni rilasciate da Zaccara, nessuna prettamente politica, per le quali ci ha rimandato a future occasioni.

“Sono convinto”, ci dice, “che ogni amica e amico, compagna e compagno, di +Europa, dalla dirigenza al simpatizzante, è qui con il cuore e con la testa”.

Visibilmente commosso ha continuato con una riflessione: “ non è facile rimanere lucido nelle analisi di fronte a queste cose, ma se poco poco ci si riesce, se si ascoltano le storie, se si osserva quanto portato sulla spiaggia dalle onde, se si incrociano gli occhi , e le lacrime, dei parenti già in Europa, venuti a riconoscere, si trovano le conferme a quello che era già il mio pensiero. Non basta avere da mangiare per restare in una terra, nella propria terra, dalla quale si vorrebbe poter partire, magari poter tornare, ma mai fuggire. E lo dico anche con l’animo di un meridionale, senza nessun paragone, ovviamente.

Noi viviamo terre, e culture, dove il concetto della speranza, della visione, del futuro sono a fondamento del concetto della libertà, ed ognuno ne ha diritto. Questo non significa che ci si possa sottrarre al misurarsi con la responsabilità, anche quella che ci viene richiesta dalle istituzioni dei paesi che ci accolgono, o al dramma che ognuno vive quando deve decidere se andare o restare, ma che questo non risponde alla logica di un cinico calcolo del rischio, come qualche esponente istituzionale vuol credere.”

Invitato a continuare ci dice: “ L’immigrazione non la si governa con il cinismo personale, civico o istituzionale. Non con lo scontro ideologico, senza approfondirne cause, motivazioni e portata. Altro messaggio chiave del nostro ultimo congresso è quello del presidente Pizzarotti, COERENZA, CORAGGIO, SOSTENIBILITA’. Questi concetti devono guidare la nostre azioni, e non è, non potrebbe essere, puro pragmatismo. Una sintesi di pensiero e azione, come abbiamo ribadito a congresso, come un liberaldemocratico vero è abituato a fare. Mi chiedo, e ci chiediamo, perché in questo paese non si inizino a fare quelle cose che, almeno a noi, sembra scontato fare:  dare una cittadinanza a chi nasce e studia in Italia. Regolarizzare chi è già qui, lavorando nei nostri campi e nelle nostre case. Vorrebbe dire anche maggior controllo. Regolamentare ingressi che, tra l’altro, sono necessari sia nel mondo del lavoro sia per rianimare demograficamente questo paese.

“Ma la politica impegnata a farci sapere come la pensa, anzi come non pensa, si dimentica di fare. Noi, intanto, facciamo quello che facciamo.L’Italia sarà quello che farà , l’Europa sarà quello che farà”, conclude Zaccara.