LAGONEGRO (PZ) – «Nel 2024 sono stati 84 i casi di donne uccise in tutta Italia, nessuna regione esclusa, neppure la nostra Basilicata», con questo dato allarmante, portato all’attenzione dalla prof.ssa Agnese Belardi, presidente del Salotto Letterario “Donata Doni”, si è aperta la XII edizione dell’omonimo premio, dedicato appunto alla poetessa Doni. L’evento, tenutosi a Lagonegro lo scorso 24 novembre ed organizzato dal Salotto Letterario in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, rappresenta un appuntamento che si ripete ogni anno con l’obiettivo da un lato di premiare donne che si sono contraddistinte nel panorama sociale e culturale grazie al loro impegno civile, personale e professionale, dall’altro di promuovere i valori della non violenza di genere e del rispetto della donna.
Il premio, quest’anno, è stato conferito a tre donne lucane che – come ha riportato Agnese Belardi – «ce l’hanno fatta, impegnandosi nella loro vita con determinazione, con lavoro e impegno nel sociale»: Tina Polisciano, professoressa, scrittrice e presidente del Centro Culturale “José M.Cernicchiaro” di Maratea; Celeste Pansardi, scrittrice , docente di latino e greco e promotrice delle tradizioni e delle lingue locali; Grazia Napoli, giornalista , volto noto della TGR Basilicata e scrittrice. Si tratta di tre donne alle quali la Basilicata tutta è grata e guarda con ammirazione poiché promuovono, con impegno attivo e costante, i valori della cultura, dell’identità, dell’educazione e dell’informazione, ma anche della tutela delle classi sociali più vulnerabili.
La manifestazione si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Lagonegro Salvatore Falabella che, con l’Amministrazione Comunale, ha dato il suo patrocinio all’evento svoltosi nella Sala Consiliare, arricchita per l’occasione dalle suggestive istallazioni artistiche dell’architetta Aurora Di Sipio e da una gigantografia raffigurante Frida Kahlo, emblema dell’emancipazione femminile. A seguire, la giornalista Nicoletta Toselli ha condotto un dibattito sul tema del femminicidio e del contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere, cui hanno preso parte, con le loro testimonianze e le loro riflessioni, Mimma Grillo (presidente del neonato CIF di Rivello), Simona Bonito (consigliera di parità – provincia di Potenza), Mirella Donato (presente, insieme ad altre socie, con l’associazione “Vivere Donna”), Bruna Gagliardi (medico veterinario, già assessora del comune di Lauria).
«Educare sin dall’infanzia, insegnando ai bambini i valori della non violenza, del rispetto e dell’uguaglianza e accompagnare i ragazzi in un percorso di civiltà»: questa è una delle tante possibili strade da percorrere come misura di contrasto alla violenza in ogni sua forma, non ultima quella contro le donne, come è emerso anche grazie al contributo di Pina Manzolillo, assessora all’istruzione del comune di Lagonegro, intervenuta nel corso della serata.
Il Premio Donata Doni si è avvalso anche di un intenso momento teatrale affidato a tre attrici che hanno dato voce, ora in maniera commovente ed emozionante, ora in maniera ironica e brillante, a tre donne appartenenti al panorama storico – letterario: la badessa di Castro dello scrittore francese Stendhal, interpretata da Nunzia Gioia, Lucia Mondella , protagonista del noto romanzo “I Promessi Sposi” di Manzoni recitata da Lucia Nolfi, e la shakespeariana Giulietta Capuleti portata in scena da Marianna Pica. Ad incorniciare le personali quanto riuscite reinterpretazioni di questi tre personaggi femminili, vi è stato il punto di vista maschile di Michelangelo Volpe che, con forte intensità interpretativa, ha fermamente condannato l’uomo vessatore e violento.
«Uomini e donne insieme per cambiare la cultura che legittima la violenza»: questo è lo slogan dell’evento che si spera possa essere non solo un augurio, ma un atto concreto di cambiamento e miglioramento verso una società più giusta e più sicura e che tuteli tutti quei “NO” che, purtroppo, ancora oggi, non vengono ascoltati, considerati, rispettati.