“Nuova ferrovia AV: avviata la Conferenza dei Servizi nel più totale silenzio”

Nota a cura dell’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino – Comitato della Magna Graecia

SCALEA (CS) – Avviata la Conferenza dei Servizi per l’Alta Velocità SA-RC, perché nessuno ne parla e a chi giova il silenzio?

Lo scorso 7 febbraio, con comunicazione inviata agli enti interessati, RFI ha indetto la Conferenza dei Servizi per l’approvazione del PFTE dei Sub Lotti 1B Romagnano-Buonabitacolo e 1C Buonabitacolo-Praia a Mare, della nuova ferrovia AV\AC Salerno-Reggio Calabria.

La Conferenza dei Servizi – così come previsto dal DL 77/2021, art. 44, commi 4 e 6 bis, convertito nella Legge 108/2021 – è la fase in cui si procede all’approvazione dal Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (l’ipotesi progettuale discussa in sede di Dibattito Pubblico), rendendo così il progetto definitivo.

È pertanto una delle fasi di massima importanza non solo in quanto si determina ciò che andrà a realizzarsi, ma soprattutto perché in questa sede i comuni e gli enti interessati possono agire concretamente per le modifiche del progetto, formalizzando le loro istanze e negando le autorizzazioni.

In tale fase, infatti, vengono disposti gli espropri e l’asservimento delle aree interessate, le quali saranno dichiarate di pubblica utilità e pertanto non potranno né essere vendute né vi si potranno realizzare interventi.

Sebbene nella comunicazione ufficiale inviata ai Comuni si afferma che l’avviso di indizione sia stato  pubblicato sul alcuni quotidiani a diffusione nazionale, a noi risulta che nel territorio dell’Alto Tirreno Cosentino quasi nessuno ne sia a conoscenza. Come noto il tracciato del Lotto 1C interessa nella Regione Calabria i comuni di Tortora e Praia a Mare e nella Basilicata i territori di Lagonegro, Rivello, Trecchina, Nemoli e Maratea, ma le conseguenze si ripercuoteranno su tutti i territori.

La domanda a questo punto sporge spontanea, perché in 15 giorni nessuno si è preoccupato di informare la cittadinanza? La risposta sembra evidente: si vogliono evitare “fastidi” ovvero giuste recriminazioni da parte di cittadini e di associazioni. Le elaborate contestazioni avvenute in fase di Dibattito Pubblico testimoniano che la popolazione desideri che questo intervento venga realizzato, ma non è certamente questa l’ipotesi migliore.

Evidenti solo le problematiche che si avvertono, in particolare quelle nel territorio di territorio di Tortora Marina, dove l’intervento andrà a realizzarsi nel pieno centro abitato e in aree sottoposte a vicolo archeologico. Grande è anche la preoccupazioni per i problemi per la salute che potrebbero derivare dai campi elettromagnetici, le gallerie infatti passeranno 15 metri sotto abitazioni che non saranno soggette ad esproprio.

Su questi punti le risposte date dalla relazione finale del Dibattito Pubblico non sono esaustive e lasciano alquanto perplessi, specie per il fatto che non sono state valutate le proposte alternative di chi conosce il territorio. Da questo certamente ne deriveranno ricorsi all’Autorità Giudiziari, se non addirittura indagini.

Va ribadito ancora una volta che in sede di Dibattito Pubblico non sono stati coinvolti i sindaci e gli stakeholders a sud di Praia, da cui è derivata una visione parziale delle esigenze di tutto il territorio che ha sete di mobilità. Il tutto mentre ci sono privati che diffondo comunicati stampa per attribuirsi meriti inesistenti.

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