EDITORIALE – Se siete alla ricerca di una miriade di emozioni, questo è il romanzo adatto. A volte si instaura con un libro un legame speciale come accade con alcune persone. Questo è uno di quelli: è in grado di sostenerti e accompagnarti in un periodo difficile, di perdita. Una lettura dove rifugiarsi e trovare conforto, e capire a poco a poco quanta vita ci sia dietro la morte.
Violette, la protagonista del romanzo, è la guardiana di un cimitero di una piccola cittadina della Borgogna. Una donna solare, dal cuore grande, sempre pronta ad accogliere nella sua casetta, le tante persone che si recano lì per far visita ai loro cari. Durante le sue giornate, Violette si occupa non solo della cura del giardino, dell’orto e dei fiori, ma anche delle tombe e dei loro visitatori. La conosciamo non solo per un’apparenza sciatta, ma anche per la sua dolcezza e disponibilità, sempre pronta ad offrire una tazza di caffè caldo o un liquore e una parola di conforto.
La routine viene interrotta quando, un giorno, un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una richiesta particolare: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto.
Lo scenario che si delinea a questo punto della narrazione presenta mille sfaccettature; emergono intrecci inaspettati e legami fino a quel momento taciuti tra vivi e morti. Attraverso ricordi, racconti, flashback, corrispondenze, si conosce a poco a poco la storia di Violette, che si intreccia con altre mille storie. L’autrice riesce abilmente a catapultarti nel cuore della storia, istaurando un legame fortemente empatico con la protagonista. Colpisce come, nonostante una vita piena di ostacoli e difficoltà, Violetta riesca sempre a far prevalere il buon umore, la meraviglia e lo stupore dinnanzi a un fiore, a una goccia di rugiada sull’erba o a una lucertola. In alcuni punti della narrazione si ha l’impressione di perdersi tra il passato e il presente, tra la vita e la morte, senza capire dove l’autrice voglia realmente condurci. Un crescendo di emozioni e curiosità, dove un senso di malinconia si alterna a calma e pace.
Un libro disarmante, delicato, a tratti doloroso. La storia ha il sapore di tradimento, di sofferenza, ma anche di speranza, di resilienza e di rinascita. Una storia segnata dalla vittoria della semplicità, garante della bellezza assoluta. Se ogni volta che penso a te spuntasse un fiore, la terra sarebbe un immenso giardino. Dinnanzi alla morte, la vita va a rifugiarsi e, a volte, ad aggrapparsi ai ricordi e ai gesti più semplici.
