Ogni quanti contagiati il #Covid19 provoca un decesso, per fasce di età e per sesso?

Pubblichiamo integralmente il post social del materano Francesco Foschino che attraverso una chiarissima tabella evidenzia e mette in risalto tutto ciò che in questo periodo tanti italiani si chiedono.

MATERA -Questa tabella l’ho fatta io in 15 minuti prendendo i dati dal bollettino ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità. (potete trovarli e verificarli anche voi all’indirizzo)

Trasecolo per non aver mai visto prima da nessuno una tabella tanto chiara quanto esplicita, che risponde a una domanda banale ma fondamentale: ogni quanti contagiati il Covid provoca un decesso, per fasce di età e per sesso?

Solo sulla base di questa risposta andava programmata, dall’inizio, la campagna vaccinale.

I risultati sono eclatanti. Se io vaccino 7 donne ottantenni, ho salvato la vita a una di loro. Per gli uomini ottantenni mi basta vaccinarne 8 per salvare ben 2 vite.

Se invece vaccino trentenni, devo vaccinarne 3.000 per salvare una sola vita, perché questi sono i tassi di decessi per contagio, per fasce di età.

La dico in maniera più brutale.

Se ho 10.000 vaccini disponibili, e vaccino solo maschi ottantenni, avrò evitato 2.500 decessi: avrò salvato la vita a 2.500 di loro.

Se invece li uso per vaccinare casualmente 10.000 donne ventenni, avrò salvato 1 vita, forse. 1 contro 2.500.

Se poi vaccino 9.960 ottantenni e fra le ventenni solo le 40 fragili, li salvo tutti.

La stessa cosa vale per le ospedalizzazioni.

Appare chiaro come il Covid sia esponenzialmente più letale all’avanzare con l’età, tanto che la regola sarebbe dovuta essere di non dover mai vaccinare una persona se c’è qualcuno più anziano ancora non vaccinato.

Bene han fatto, ma con 4 mesi di ritardo e migliaia di vite perse, Draghi e Figliuolo a imporre le vaccinazioni agli over 80 prima di qualunque categoria professionale, e poi agli over 70, e poi agli over 60 e così via.

Vaccinati tutti gli over 70 e i fragili, il numero di decessi e di ospedalizzati crolla moltissimo, tanto da poter curare meglio e senza pressione ospedaliera anche coloro non ancora vaccinati, quei pochi cioè che nonostante la giovane età e l’assenza di fragilità dovessero necessitare cure.

La tabella evidenzia anche un maggior rischio se si è uomini, e una campagna vaccinale con pochi vaccini e poco tempo dovrebbe prendere in considerazione anche questo, se l’obiettivo è di salvare vite, e non di fare scelte politically correct (difatti un uomo di 75 anni ha le stesse possibilità di non farcela di una donna di 84 anni).