Il Capogruppo consiliare del Pd: “L’Ospedale di Villa d’Agri non è gestito dall’Ospedale San Carlo è l’Azienda ospedaliera San Carlo”
POTENZA – “L’Assessore regionale, Cosimo Latronico, ha le nostre interrogazioni e le richieste di audizioni sul tavolo in base alle quali sembra organizzare la comunicazione, scrivere il post e poi recarsi nei luoghi del confronto o telefonare agli amministratori. Il confronto? Magari se invitasse i consiglieri regionali non sarebbe male. Ma preferisce dare voce solo al suo pensiero. Perché non far emergere dalla comunicazione istituzionale le questioni che sono state poste?”.
Così il capogruppo consiliare del Pd, Piero Lacorazza, che continua: “La sanità non è un talk show. Ma possibile che l’Assessore si reca a Villa d’Agri e nulla si dice sullo spostamento della postazione del 118 dall’area industriale – uno scippo ai lavoratori – al centro abitato di Viggiano? E la Basilicata sui tempi di intervento emergenza – urgenza non rispetta i LEA. Mi chiedo se prevalgono le ragioni di partito rispetto ai diritti dei cittadini”.
“È del tutto evidente – sostiene Lacorazza – che le piazze si riscaldano e si prepara un terreno molto complicato per il confronto. Ma prima o poi, non si sfugge, ci confronteremo in Commissione e in Consiglio regionale. Le comunità chiameranno il Governo regionale a rispondere. All’Ospedale di Villa d’Agri, aumento delle prestazioni del 50 per cento rispetto al 2020? Perché il 2020? I numeri? Sarebbe possibile – chiede Lacorazza – avere anche un quadro della sanità sul territorio? E poi – aggiunge – dire che Villa d’Agri è un Ospedale ‘gestito’ dall’Azienda ospedaliera San Carlo suona come uno schiaffo al territorio dopo la legge regionale n.2/2017, approvata in assenza di un Piano sanitario, determinando un problema per tutti”.
“L’Ospedale di Villa d’Agri non è gestito dall’Ospedale San Carlo – sottolinea Lacorazza – è l’Azienda Ospedaliera San Carlo. Mi fermo qui. Così come dovrebbe valere per Melfi e Lagonegro. L’assessore Latronico sente il nostro fiato sul collo e rischia nella foga comunicativa di dare la sensazione di essere in un talk show. Con qualche foto opportunity in meno e indicazioni più chiare sul futuro forse qualche passo in avanti si potrebbe fare. Qui – conclude il capogruppo Pd – sta la differenza tra l’amministrazione e il governo dei processi”.