LAURIA (PZ) – Cita più volte il “Marchese del Grillo” il segretario del PD Lauria Angelo Lamboglia, per spiegare i motivi dell’uscita del suo partito dall’attuale maggioranza comunale. In una conferenza stampa dai toni decisi e a tratti duri e schietti, alla presenza di testate locali e iscritti, il già sindaco di Lauria e la consigliera dem, ora entrata nel gruppo misto, Bruna Gagliardi, non le hanno di certo mandate a dire.
Nella sua introduzione Lamboglia ha parlato di “arroganza politica, con richieste su temi cardine mai esaudite o messe alla prova del dialogo”. Il segretario dem ha parlato in particolare di temi quali il Sirino, le Case di Comunità e il dissesto idrogeologico. “Abbiamo sempre ricevuto dei no a ogni richiesta di incontro, rimandandoci sempre a dopo il congresso o addirittura alle regionali, ma a noi interessano i temi, perché i cittadini vengono prima di ogni tatticismo e soprattutto non meritiamo questo atteggiamento di arroganza politica”, tuona Lamboglia. “Lauria poteva essere un modello pionieristico per il campo largo, ma noi su questa idea non cediamo, e siamo aperti al dialogo con chiunque voglia intraprendere questo discorso, dai cinque stelle ai movimenti civici”. L’ex sindaco rivendica “il coraggio delle scelte, per una politica che non può essere fatta solo di annunci, ma di atti concreti, quelli che la gente chiede, perché la politica deve scendere alla pari con i cittadini. Problemi e territorio, spiega ancora Lamboglia, non vengono dopo. Cercheranno di annientarci, ma noi rivendichiamo le nostre posizioni, continuando a esserci sui problemi e sui temi fondamentali”. Il segretario cittadino ha annunciato poi una serie di incontri e tavoli su ambiente e sicurezza, vista l’emergenza furti delle ultime settimane: “Problema non è tra partiti a questo punto, ma tra persone e leader, ed è per questo che serve un cambio e una formazione di una nuova classe dirigente. Disponibili al dialogo, ma non a essere calpestati, abbiamo una dignità umana e politica”, conclude Lamboglia.
In collegamento telefonico anche il Segretario Provinciale Arduino Lospinoso che in sintesi ha confermato il pieno appoggio suo e del commissario regionale e deputato dem Enzo Amendola a questa operazione di “dignità politica”. “È mancato il dialogo, nonostante il nostro sforzo e la nostra disponibilità. Non molliamo di un millimetro sul campo largo, che è e sarà una questione da riprendere dopo il congresso di febbraio”, ha concluso Lospinoso.
“Provo un sentimento di profonda amarezza che mi porto dentro da 5 mesi, e brucia come una ferita”. Comincia con queste parole il suo intervento una evidente rammaricata Bruna Gagliardi. “Ho ricevuto una porta sbattuta in faccia, ma resto forte di un credo politico che non vacilla, rinsaldato anche della vicinanza di compagni e amici che sono rimasti al nostro fianco”. “Ma il mio”, spiega poi la consigliera dem, “è un rammarico misto a stupore. Mi chiedo come sia possibile che una persona che ha fatto politica per 40 anni possa prendere una svista del genere. O si perde lucidità o si è mal consigliati. Nonostante fossi la prima eletta, non sono mai stata intenzionata a entrare in giunta, e ne è prova un documento inviato il sindaco, la cui familiarità con la sottoscritta rappresentava un problema”. Ma la Gagliardi spiega anche l’astensione in Consiglio poiché è avvenuto “un mancato rispetto dell’agenda delle priorità, dalla quale stesura noi siamo stati esclusi”. Ma il mio rammarico più grande, dichiara la rappresentante PD, “è assistere allo sgretolamento di quello che è il rapporto tra politica e cittadini. Trovo fuori da ogni logica, che il cittadino prima di parlare con il sindaco, debba prima interfacciarsi con un portavoce”. Ma la Gagliardi ne ha anche per la squadra di Governo, con una Giunta definita “vuota e inesperta, e un sindaco che ha l’obbligo di controllare l’operato degli assessori. “La sua esperienza politica, di fronte alla quale mi inchino”, commenta la ormai consigliera di opposizione, “doveva essere quella di costruire una rete di collaboratori che non doveva portarlo a picco, con un gradimento pari a zero. Il PD avrebbe voluto supportare la sua figura, se solo non ci fosse stato negato di continuo dialogo e partecipazione. Si è persa una grande occasione. La mia è ormai una rassegnata serenità, perché prendiamo contezza di veto politico, che ci permetterà di lavorare ancora di più a fianco dei cittadini, si è offesa la dignità di un partito non di un singolo”, conclude la Gagliardi che lancia poi un monito e un avviso alla maggioranza: “consiglio più fatti e meno slogan, meno formalità e più sostanza. Si sta vicino ai cittadini con presenza fisica e attenzione sui temi, social e annunci lasciano il tempo che trovano”.
Per chi volesse vedere integralmente la conferenza stampa, qui la diretta di Lucaniatv.it ⬇️