Mega (Cgil Basilicata), Ditella (Filt Cgil): “Un atto dovuto,anche nel 2016 fu fatto lo stesso per il Tpl, le cui gare devono essere ancora espletate”
POTENZA – Ha superato l’obiettivo minimo delle mille firme la petizione del ripristino del Frecciarossa Taranto – Potenza – Milano – Torino promossa dalla Cgil Basilicata a seguito della notizia da parte dell’assessora alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra, della sperimentazione del Frecciarossa a Roma con un cambio di fermata da Napoli centrale ad Afragola e un risparmio di tempo di circa mezz’ora, cancellando di fatto dal 1 ottobre il Frecciarossa per Milano e Torino . “Dopo il lancio della petizione, le cui firme raggiunte sono il segno che la causa intrapresa è giusta – affermano il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega e della Filt Cgil Basilicata, Luigi Ditella – alla nostra denuncia si sono aggiunte le richieste di chiarimenti della politica e delle istituzioni. L’assessora voleva far passare la vicenda addirittura come un risultato storico quando in verità, a fronte di qualche spicciolo risparmiato dalla Regione, così facendo si fa tornare nell’isolamento totale la Basilicata. A stretto giro sulla vicenda è stata fatta una richiesta di interrogazione al ministro Salvini e una richiesta di audizioni in commissione regionale, oltre alle prese di posizione di politici e associazioni che si scagliano contro questa scelta scellerata, dal momento che il servizio Frecciarossa è uno dei pochi collegamenti diretti della Basilicata con il Nord Italia che funziona e che viene utilizzato da tante utenze lucane.
L’assessora, dopo il risultato epocale dell’annuncio del nuovo piano di bacino di trasporti che avrebbe portato alle gare ma che ora punta a una proroga fino al 2026 lasciando un piano di esercizio vecchio di 15 anni e non più funzionale alla reale esigenza della popolazione, e dopo aver annunciato una rivoluzione epocale sulla cura del ferro di cui non si vedono ancora i risultati, si avvia alla fine del mandato lasciando la situazione trasporti in peggioramento rispetto al passato, togliendo anche l’unico servizio utile che ci collegava al resto d’Italia.
A ciò – concludono Mega e Ditella – si aggiunge la notizie della pubblicazione del preavviso di gara di affidamento a partire da luglio 2024 dei “servizi di media lunga percorrenza interregionali Salerno-Potenza-Metaponto e viceversa in continuità con i servizi ferroviari Alta Velocità da/verso Salerno” in base all’articolo 7 del regolamento europeo 1370 (paragrafo 2). Fermo restando che il problema non viene superato in quanto dal 1 ottobre comunque i lucani resteranno sprovvisti dal servizio fino a luglio dell’anno prossimo, tale preavviso non si può ritenere significato in quanto è un atto dovuto che non vincola la Regione. Basti pensare che lo stesso è stato pubblicato nel 2016 per le gare del Tpl le quali a oggi ancora non sono state espletate. Tra l’altro non è ancora chiara se la sperimentazione del Fecciarossa per Roma è sulla fascia oraria del vecchio collegamento o su quella dell’Intercity: quest’ultima ipotesi comporterebbe che oltre al Frecciarossa gli utenti non troverebbero nemmeno più l’Intercity. Tante ancora le incognite da chiarire, che ci auguriamo l’assessora voglia affrontare quanto prima con i sindacati”.