“La Regione programmi un nuovo modello economico per la Basilicata e la sanità torni a garantire i servizi alle persone”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Marcello Pittella, in un video pubblicato sulla sua pagina facebook. “Lo stato di emergenza che ci ha consegnato il Covid – ha detto – non é alle spalle, ma c’è bisogno di lavorare ancora molto.
Non entro nel merito dei provvedimenti e pur riconoscendo un’azione meritoria, ritengo che non siano bastevoli. Ci sono settori produttivi in forte difficoltà e che non trovano ancora risposte nelle misure tanto nazionali quanti regionali. Non si possono abbandonare i sacrifici fatti da costoro per anni.
Il primo appello – ha aggiunto – al Presidente Bardi é quello di seguire con grande attenzione e solerzia questa fase e di presentare in consiglio regionale un piano strategico prima dell’estate.
Sulla sanità – ha detto il consigliere – continuo ad essere preoccupato. Ho manifestato più volte il mio pensiero rispetto alla superficializzazione dell’emergenza nella sua fase iniziale e rispetto alla sicurezza nei luoghi cura e, facendo lezione del passato, invito ad intervenire sulla situazione attuale. Ad oggi, registriamo una relativa quiete che ci impone da un lato di programmare una eventuale e non auspicata ondata di contagi, al fine di sigillare le nostre strutture e, dall’altro, di riprendere le attività ordinarie immediatamente. Il San Carlo ed il Madonna delle Grazie, così come gli altri presidi non possono più essere inattivi ed i cittadini non possono più rinviare i loro bisogni di cura. Se non si interviene in fretta – ha aggiunto Pittella – si consegnerá un saldo negativo con il rischio del collasso della sanità.
E mi appello ancora al Presidente Bardi perché prenda di petto la situazione dell’ospedale San Carlo e ponga fine al rimpallo delle responsabilità tra il management aziendale e l’assessorato. Poco interessa – ha spiegato Pittella – il referendum sull’apicalitá quanto piuttosto che l’ospedale funzioni ed in un clima di armonia. Lo scontro al quale si assiste é ingiustificabile.
Il contesto che viviamo – ha concluso il consigliere – con una società e l’economia in difficoltà, impone che si mantenga la coesione sociale ed istituzionale senza rinunciare al contributo di alcuno, a partire da quello delle parti sociali”
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