POTENZA – Il 28 e 29 giugno il Partito Liberaldemocratico ha celebrato il suo primo Congresso Nazionale eleggendo Luigi Marattin Segretario ed Andrea Marcucci Presidente. Nato dalla volontà di quattro associazioni liberali di superare sé stesse e creare un partito unico, processo di aggregazione che fa parte della sua stessa missione, si è anche dotato di tutti gli altri organi.
La Basilicata, presente sin dalla ideazione (“Il coraggio di partire, Milano 23-24 novembre 2024) e poi dalla fondazione (Roma 8 marzo 2025), dà un contributo significativo agli organi di partito. Sono stati infatti eletti in assemblea, l’avvocato materano Piero Ruggi, proveniente da Liberal Forum, che ne sarà anche vice presidente, la docente materana Antonia Demma, ed il più giovane membro dell’Assemblea, Samuele Zaccara di Latronico.
Elezione in Direzione Nazionale per Nicola Zaccara, che terrà il coordinamento regionale del partito per guidarlo a Congresso e che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Luigi Marattin ha scelto di comporre la sua segreteria nazionale con persone altamente competenti nei settori loro assegnati, per garantire un impegno concreto e qualificato su temi chiave per il nostro Paese. Siamo orgogliosi che abbia nominato nella sua squadra l’ingegnere materano Giuseppe Gravela, che porta con sé una vasta esperienza professionale e politica nei settori Energia, Ambiente ed Infrastrutture. Il partito si pone l’obiettivo di uscire dagli schemi ingessati che stanno condannando questo Paese, e la sua politica, a scelte spesso demagogiche e populiste, incapaci di incidere sul reale governo della realtà”.
Di chiara ispirazione liberale, per le libertà non disgiunte dalla responsabilità, per i diritti civili e sociali, le società aperte, lo stato di diritto ed il garantismo vero, per il dialogo costruttivo, il partito Liberaldemocratico – spiega Zaccara – vuole promuovere una società in cui venga premiato il merito, anche quello politico, e si abbiano accresciute opportunità per tutti, credendo nel progresso scientifico ed umano con al centro la persona, nella sua interezza”.
“Non ultimo, ci si augura, avendone dato anche esempio, che si possano superare personalismi e diffidenze, continuando a promuovere una cooperazione tra forze liberali e riformiste, capaci, insieme, di dialogare nel merito con le altre forze politiche, senza seguire contingenze del momento o derive populiste e massimaliste, ma riconoscendosi come terze rispetto a queste”, conclude il coordinatore regionale.