Primo maggio, in Basilicata ancora tanta strada da fare

POTENZA – Un primo maggio di lavoro che manca e che – per pochi – arriva. Soprattutto una giornata incentrata sui temi della sicurezza come cultura, delle sempre troppe morti bianche, del domani delle giovani generazioni. 

Temi che anche in Basilicata saranno al centro delle numerose manifestazioni organizzate per celebrare la Giornata dei lavoratori e delle lavoratrici, la principale a Matera. “Uniti per un lavoro sicuro” lo slogan scelto, che accompagnerà il corteo promosso da Cgil Cisl e Uil per parlare dei diritti sul lavoro, a partire dalla salute. 

“Le morti e gli infortuni sono un fenomeno in crescita, anche nella nostra regione, una vera e propria emergenza – spiegano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Fernando Mega, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli – Il 2024 è stato l’anno peggiore, mille in totale nel Paese (tre al giorno) e 16 in Basilicata (12 in provincia di Potenza e 4 in quella di Matera) per un totale di 3.534 denunce di infortuni in tutti i settori”. 

Dati che portano la Basilicata in “zona rossa”, prima regione in Italia in rapporto alla popolazione. 

Molte le vertenze aperte, la principale, almeno per numeri, quella dell’automotive. Sono almeno 9.000 le persone che ruotano attorno alla stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi e al suo indotto: tra calo produttivo (-64,6% nel primo trimestre dell’anno rispetto a quello precedente) e riduzione delle commesse, il polo industriale lucano sta vivendo una stagione caratterizzata dalla cassa integrazione e dalle uscite volontarie. 

Una buona notizia arriva invece sul fronte dei lavori socialmente utili.  Con una delibera approvata dalla Giunta regionale della Basilicata sono state
individuate le attività che i 903 ex beneficiari del Reddito minimo di inserimento (Rmi) dovranno realizzare. Sarà il Consorzio di Bonifica della Basilicata a gestirle: dalla manutenzione delle aree a servizio di attività industriali e della viabilità a quella del verde urbano e del patrimonio pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale.

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