Procedimento per l’istituzione dell’area marina protetta ‘Costa di Maratea’: resoconto dell’incontro di ieri al Ministero dell’ambiente

MARATEA (PZ) – In data 13 febbraio 2020 presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) si è tenuta la riunione, convocata dalla Direzione Generale per il mare e le coste, avente ad oggetto un primo confronto con le amministrazioni delle istituende aree marine protette.

Il Ministero ha invitato alla predetta riunione: la Regione Basilicata – Direzione Generale ambiente ed energia; il Sindaco del Comune di Maratea, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).

Nella predetta riunione l’intervento di apertura è stato fatto dal Direttore generale dott. Giuseppe Italiano il quale ha evidenziato che il Ministro ha attivato, con l’art. 24, comma 4 del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 cd. “Milleproproghe” specifiche somme per l’istituzione e l’avviamento di nuove aree marine protette di cui all’art. 36, comma 1 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, fra le quali la lettera f) “Costa di Maratea” dopo ha dato la parola al Sindaco di Maratea affinché illustrasse le sue determinazioni in ordine al punto da trattare.

Il Sindaco ha esposto, da un punto di vista giuridico, la necessità di avviare studi per il monitoraggio della costa e la ricognizione attenta della qualità delle acque, della eventuale presenza di flora e fauna di rilevanza scientifica. Ha ribadito che Maratea, sin dall’antichità, e quindi da almeno 35 secoli, è stata sede di approdo di popoli del Mediterraneo e che quindi la circostanza che la costa si trovi oggi incontaminata dimostra come non vi sia alcuna azione umana che ne ha danneggiato il contesto naturale esistente. Ha sottolineato, in via preliminare, le ragioni secondo le quali nessuno studio, propedeutico alla formazione della proposta di legge regionale sulla istituzione dell’area marina protetta, potesse essere legittimamente utilizzato nel presente iter, in quanto la Corte

Costituzionale con sentenza n. 36/2017 aveva dichiarato la illegittimità costituzionale della legge istitutiva di AMP della Regione Abruzzo. Ha fermamente ribadito che la tutela deve essere scientificamente correlata alla sola ipotesi di azioni umane che determinino minacce o danni concreti all’habitat, altrimenti si ricade nella ingiustificata “tutela ideologica” contraria alle norme e che certamente darebbe alla cittadinanza ed ai nostri ospiti la sensazione di una ingiusta privazione di sfera di libertà sacre e doverosamente tutelate dall’Amministrazione comunale di Maratea Citta “libera” e mai infeudata.

Il Sindaco ha concluso dicendo che occorre necessariamente partire dall’analisi del territorio, con la Città di Maratea che promuove insieme all’ISPRA dei predetti studi dall’inizio alla fine, confermando la decisione di avvalersi della collaborazione di esperti Professori universitari degli atenei di Napoli – Salerno e Potenza.

Il dr. Leonardo Tunesi Dirigente di ricerca dell’ISPRA ha concordato con il Sindaco sulla necessità di dar corso agli studi preliminari per una conoscenza completa delle valenze ambientali per poter definire quelle che risulteranno da una attenta valutazione le “necessarie misure di tutela” e che il Comune diventerà cooperatore in questa attività con ISPRA.

Il dott. Michele Busciolano dirigente generale della Regione Basilicata ha concordato sulla importanza del ruolo di Maratea nella fase dello studio e in tutte le fasi relative all’iter sottolineando che negli anni precedenti sono state istituite delle aree SIC (3) che si estendono su tutta la costa di Maratea e che le stesse sono state trasformate in zone speciali di conservazione (ZSC) per le quali sono stati approvati i Piani di Gestione.

Il dr. Tunesi ha evidenziato come le barche superiori a 40 metri possano determinare, oggi, un fattore di rischio per i fondali che va scongiurato.

Il dr. Biagio Glosa ha evidenziato che le barche di queste dimensioni non possono essere ormeggiate nel porto di Maratea e che quindi non abbiamo questa problematica; proseguendo ha ribadito che la funzione del Comune è quella di dare da una parte un contributo in termini di conoscenze scientifiche e dall’atro di far conoscere ai cittadini l’esito degli studi e farli partecipare e coinvolgere in un processo decisionale per comprendere la correttezza delle azioni svolte.

Il Direttore Generale dott. Giuseppe Italiano si è complimentato con la Città di Maratea ed ha confermato “l’imprescindibilità del ruolo del Comune, in questo percorso e della partecipazione del pubblico ai processi decisionali.”

Il passo successivo sarà l’incontro del Sindaco Daniele Stoppelli con il Dirigente di ricerca dell’Ispra Dott. Leonardo Tunesi per definire gli studi da effettuare e la selezione della letteratura scientifica esistente.

La scelta di procedere, sul piano metodologico, alla definizione di una chiara effettuazione di studi della costa di Maratea in maniera condivisa, senza finalità ed obiettivi preordinati alla scelta, costituisce una garanzia per tutti, nella direzione già indicata dal Sindaco in consiglio comunale.

F.to Il Sindaco Avv. Daniele Stoppelli