Regionali 2024, sempre più una partita a scacchi nel centrodestra e nel centrosinistra

POTENZA – Nel summit romano, svoltosi ieri sera, Fratelli d’Italia sembra intenzionata a prendersi Sardegna e Basilicata insieme all’Abruzzo, mentre Forza Italia tiene il Piemonte con la ricandidatura di Cirio.

Una situazione sempre più intricata che ha portato il il segretario nazionale azzurro, Antonio Tajani, a fare quadrato attorno al governatore uscente Vito Bardi: ”Non esiste discussione su Bardi: è il nostro candidato in Basilicata per le prossime regionali. Abbiamo rispettato tutti gli altri, pretendiamo lo stesso rispetto. Non c’è alternativa a lui…”, ha spiegato il vicepremier al Forum dell’Adnkronos. ‘Spero che tutto il quadro delle candidature alle regionali -dice il segretario nazionale di Fi- si concluda in tempi rapidi, c’è ancora tempo, ne stiamo discutendo. Si stanno svolgendo delle riunioni in proposito. Io sostengo la regola della conferma del presidente uscente. Se qualcuno non si vuole più candidare o il partito di riferimento decide di cambiare il suo candidato uscente, allora si può ragionare in maniera diversa ed è giusto così”. ”Io sono sempre dell’idea che i patti devono essere mantenuti. Quando io mi assumo un impegno, lo onoro sempre”, assicura Tajani che esclude vertici tra i leader di centrodestra nell’immediato: ”Non vedo problemi, lavoriamo bene, al di là delle chiacchiere dei giornali che si inventano liti che non esistono…”.

Quadro complesso anche nel centrosinistra, dove l’uscita di Angelo Chiorazzo di qualche settimana fa non sembra aver sortito nessun processo di composizione di un campo largo che, invece, potrebbe apparire ancora più frammentato dopo l’unione tra Volt e +Europa e coi 5 Stelle ancora alla finestra.

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