Regionali in Basilicata, Boccia: “le forze del campo giusto chiudano un accordo serio e lungimirante intorno alla candidatura di Angelo Chiorazzo”

POTENZA – “È tempo che le forze del campo giusto chiudano un accordo serio e lungimirante intorno alla candidatura di Angelo Chiorazzo. Una nuova formazione politica ( Basilicata casa comune) esterna al sistema dei partiti e frutto di un’iniziativa di gran parte del laicato cattolico ed altre espressioni civiche ha sottoposto all’attenzione dei partiti del centrosinistra( ora allargato) la candidatura di un proprio esponente, Angelo Chiorazzo, per la guida della coalizione. È EVIDENTE DA SUBITO CHE NON CI SONO PADRINI POLITICI A QUESTA CANDIDATURA! Soprattutto perché la storia personale di Chiorazzo e la sua autorevolezza non si prestano. La candidatura è puramente espressione della cosiddetta società civile! Il Pd ed altri hanno apprezzato questa candidatura ed hanno deciso di sostenerla. Altri partiti dell’area sono titubanti o contrari. Se si vuole conseguire l’obiettivo generale e prioritario di vincere le elezioni ed amministrare la Regione occorre buonsenso e realismo, definendo al più presto un disegno comune e stringendo un patto serio e lungimirante”. Lo scrive in una lettera aperta il già presidente della Regione Basilicata, Tonio Boccia.

“Angelo Chiorazzo, che tuttora è l’unico candidato (perché nessun altro partito ha formalizzato altre candidature),ha proposto tutto ciò. Chiorazzo, anche perché ha registrato all’inizio ,se pure informalmente, diversi incoraggiamenti di autorevoli espressioni di tutti i partiti, da molti mesi, con iniziative varie, è sceso in campo incontrando la gente lucana e raccogliendo molti consensi. La sua esperienza professionale”, prosegue l’esponente democristiano, “ed il suo radicamento territoriale( ricordo bene la gente numerosa che partecipò all’incontro con Andreotti da lui organizzato a Senise) assicurano un consenso che va oltre il cerchio dei tradizionali elettori dei partiti. È ció che occorre per vincere le elezioni! Voti aggiuntivi che solo lui puó assicurare e che con la sua lista (costituita esclusivamente da candidati che non hanno mai avuto impegni politici o amministrativi )sicuramente ci saranno. Penso, allora, che ci siano le condizioni per stringere un accordo. Penso che rifiutare questa possibilità diffonderebbe solo turbative( a cominciare dalle inevitabili dimissioni del segretario del Pd) e malcontento ( degli elettori convinti della bontà della sua candidatura) compromettendo un risultato elettorale che appare sempre più vincente”.

“Rifiutare questa possibilità, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, è un salto nel buio col rischio di ricadere nella situazione di cinque anni fa…. E, comunque, ancora come estremo tentativo per salvare il progetto, se dovessero essere presentate altre candidature, per uscire da questa situazione credo che lo strumento delle primarie sia l’unica strada. Decidessero gli elettori. Vorrei proprio che si evitasse che per i prossimi cinque anni, come è accaduto per gli ultimi cinque, si facessero discussioni sterili per vedere di chi è stata la colpa anche di una probabile seconda sconfitta( cioè di un suicidio…..), conclude Tonio Boccia

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