Reperibilità medici Asm, gli interventi di Leone e Cifarelli

MATERA – “Il dipartimento regionale sta seguendo da vicino la vicenda che interessa circa 250 medici dell’Azienda sanitaria di Matera nei confronti dei quali è stato avviato il recupero delle indennità per le reperibilità garantite anche nei giorni feriali nel corso degli ultimi dieci anni”.

È quanto dichiara l’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Rocco Leone, commentando la decisione presa dal direttore generale, Joseph Polimeni, prima di lasciare la guida dell’Asm.

“Trovo la situazione quantomeno illogica, dal momento che è stata l’Azienda a chiedere agli specialisti la disponibilità in modo da poter fronteggiare la carenza cronica di organico. I medici – aggiunge Leone – quel servizio lo hanno effettuato nell’interesse dei pazienti lucani, quindi eventuali responsabilità andrebbero attribuite a coloro che in quel periodo guidavano l’Asm e hanno determinato il ricorso alla reperibilità non solo nei giorni festivi ma anche in quelli feriali, discostandosi così dal vecchio contratto collettivo nazionale di lavoro.

Nei giorni scorsi – prosegue l’assessore – è stato l’ufficio legale della stessa Asm ad invitare alla prudenza, ma a quanto pare la direzione strategica non ha avuto dubbi sulla strada da seguire e ha adottato il provvedimento. Noi qualche perplessità ce l’abbiamo e per fare luce sulla questione abbiamo convocato una riunione nel dipartimento Politiche della persona per mercoledì 8 gennaio a cui prenderanno parte il direttore generale Ernesto Esposito, il direttore facente funzione dell’Asm Gaetano Annese, il direttore amministrativo Raffaele Giordano e i rappresentanti sindacali dei medici”.

L’Assessore Leone

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli:

“Che succede all’Asm di Matera? Il direttore generale Josef Polimeni ha lasciato il suo incarico.
Tuttavia, però, prima di andare via, impunemente, non si risparmia nel compiere l’ennesimo atto vessatorio contro il personale, questa volta nei confronti dei medici ospedalieri e territoriali”.

E’ quanto sostiene il rappresentante dem che aggiunge: “Ebbene i medici, secondo il fuggiasco Josef Polimeni ed il resto della direzione aziendale, avrebbero commesso il ‘crimine’ di aver svolto delle ore di reperibilità, chiaramente richieste dalla dirigenza nel tempo succedutasi, compresa quella attuale, e dunque adesso sono chiamati a restituire le somme per il lavoro svolto e che era espressamente previsto da precise delibere aziendali”.

“Ciò  che non si comprende di questa triste vicenda – dice – è quale sia lo spirito con il quale sono stati redatti questi  atti. Ci sembra una vera e propria vessazione iniziata già all’indomani dell’insediamento di Polimeni. Va ricordato ai nostri dirigenti, che vogliono farsi paladini di non sappiamo cosa, che i medici con le loro prestazioni, spesso frutto anche di vero e proprio volontariato, hanno consentito il mantenimento e l’apertura di interi reparti a che questi servizi restassero a disposizione della comunità. Pertanto innanzitutto sento di esprimere un sentimento di rispetto ai nostri medici ed a tutto il personale che ogni giorno svolge il proprio dovere secondo le indicazioni della stessa direzione aziendale ed oggi ‘reo’ di aver fatto il proprio dovere. Poi se ci sono questioni tecniche – amministrative che devono essere risolte, che siano i dirigenti ad adoperarsi e farlo”.

“Non credo – continua Cifarelli – che negli anni passati l’istituto della reperibilità sia stata utilizzata solo a Matera o che, magari, non venga ancora usata in altri posti della Basilicata. Quello che davvero non capisco è come non si fa a comprendere che atti come questi determinano scoramento ed un clima che non favorisce il miglioramento del sistema sanitario lucano. L’esperienza di Polimeni a Matera si è caratterizzata per una inutile e dannosa ‘caccia alle streghe’ che ha destabilizzato tutto il personale e che ha avuto ripercussioni negative sui servizi sanitari per i cittadini”.

“Credo che sia necessario ed urgente – prosegue – invertire la rotta. Mi adopererò affinché vengano adottati atti che prevedano il ravvedimento da parte della direzione aziendale e che si avvii una discussione ed un approfondimento su quanto si sta determinando. Non v’è dubbio, infatti, che la decisione di eliminare la reperibilità rischia di mettere in pericolo la organizzazione dei turni e quindi la qualità e quantità dei servizi sanitari erogati”.

Roberto Cifarelli, capogruppo Pd in Consiglio Regionale



“Rimango convinto – conclude Cifarelli – che a pagare il conto della vanitosa attività dei nostri dirigenti dell’Asm sono direttamente i dipendenti e di riflesso i cittadini, e questo non lo possiamo consentire: tutti quanti noi sappiamo quanto sia fondamentale la diponibilità umana dei nostri medici che oggi non hanno più la stessa serenità del passato. Non consentiremo più ai dirigenti di vestirsi da sceriffi: che svolgano il loro mandato con la consapevolezza del loro ruolo. Dal canto mio lavorerò perché si ripristino le condizioni di giusta serenità con cui ognuno, dirigenti, medici, amministrativi operatori sanitari devono svolgere la loro funzione. All’ex direttore Josef Polimeni i migliori auguri per quanto potrà fare nel suo futuro. Credo che la nostra terra gli abbia dato di più di quanto ha ricevuto”.