Report del ministero sul coronavirus: la Basilicata è tra le regioni a basso rischio

Fonte, La Repubblica

ROMA – I dati diffusi ieri a tarda sera dal ministro Roberto Speranza e dall’Iss analizzano la prima settimana dall’allentamento delle misure, ovvero quella fra il 4 e il 10 maggio. Considerando i tempi di incubazione media della malattia pari a 5-7 giorni, danno idea di ciò che è accaduto poco prima delle riaperture, nella coda del blocco. Il ministero ha detto che il monitoraggio settimanale diventerà uno strumento fondamentale nelle prossime settimane per i decisori politici di governo e regione che dovranno assumere provvedimenti di allentamento o restringimento delle misure in relazione all’andamento epidemiologico.

In 18 regioni o Province autonome su 21 si rileva una “bassa probabilità di aumento di trasmissione e un basso impatto sui servizi assistenziali”. Sono le regioni al livello di rischio 2: tra queste, dieci (fra cui la Basilicata) hanno “incidenza settimanale bassa e intermedia-bassa”. Qui – si legge – “il lockdown ha impedito il diffondersi dell’infezione”. Altre 8 hanno un’incidenza alta e intermedia-alta, “con una situazione complessa ma controllata”. Tutte queste regioni al livello 2, hanno una possibilità di aumento della trasmissione “bassa”. Quanto alla nostra regione, si registra un’incidenza settimanale di casi bassa, un trend in discesa e l’indice di contagio pari a 0,27.

L’indice Rt calcola il numero medio di infezioni secondarie prodotto da un singolo infetto in relazione al contesto epidemiologico (diverso da R0 che invece non tiene conto del contesto ma considera teoricamente tutta la popolazione suscettibile).

L’indice Rt per regione

Abruzzo: 0.45
Basilicata 0.27
Calabria 0.34
Campania 0.58

Emilia-Romagna 0.6
Friuli-Venezia Giulia 0.86
Lazio 0.74
Liguria 0.48
Lombardia 0.62
Marche 0.55
Molise 0.34
Piemonte 0.58
Bolzano 0.56
Trento 0.75
Puglia 0.72
Sardegna 0.24
Sicilia 0.54
Toscana 0.39
Umbria 1.23
Valle d’Aosta 0.38
Veneto 0.41

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